E’ di Peter Neumair il corpo senza vita ritrovato questa mattina, martedì 27 aprile, nelle acque del fiume Adige a Ravina, frazione del comune di Trento. Secondo le prime informazione raccolte, il corpo è stato avvistato da un uomo che passeggiava con il cane all’altezza di una pista ciclabile. Il cadavere, in avanzato stato di decomposizione, ha un orologio al polso che corrisponde a quello indossato dal 63enne scomparso lo scorso 4 gennaio a Bolzano. Inoltre, così come riferisce il Tg3 regionale, è stato riconosciuto dall’avvocato Carlo Bertacchi, legale della figlia Madè.

Sul posto, oltre ai vigili del fuoco che hanno recuperato la salma, anche il 118 e la polizia, che sta facendo i rilievi e le opportune verifiche sull’identità del corpo ritrovato. Proprio nell’Adige, ma a Bolzano, era scomparso Peter Neumair, del cui omicidio è accusato il figlio Benno, che ha confessato di aver ucciso e gettato nel fiume entrambi i genitori. Il corpo della madre, Laura Perselli, 68 anni, è stato ritrovato nell’Adige i primi giorni di febbraio.

Secondo la tesi della Procura bolzanina, il 30enne istruttore di fitness avrebbe strangolato la sera del 4 gennaio scorso prima il padre e poi la madre, come confermerebbero anche i segni trovati sul collo di Laura Perselli. Benno avrebbe poi portato i corpi dei genitori in spalla fino alla sua auto per poi ‘scaricarli’ nell’Adige, dove il cadavere della madre è stato effettivamente trovato dai sommozzatori.

La confessione

A inizio marzo scorso, due mesi dopo la scomparsa dei genitori,  Benno Neumair ha confessato agli inquirenti di Bolzano di aver ucciso madre e padre. Ammissione arrivata dopo tre ore di interrogatorio senza versare una lacrima o mostrare il minimo segno di pentimento. “Avevamo litigato per i soliti motivi di soldi. Io volevo finirla lì ma lui continuava e allora ho preso una corda e gliel’ho stretta al collo. L’ho fatto per farlo stare zitto“, ha raccontato agli inquirenti Benno, secondo il verbale riportato dal Corriere della Sera.

Benno, che inizialmente aveva negato ogni accusa e che nell’interrogatorio di garanzia si era avvalso della facoltà di non rispondere, alla fine ha ceduto confessando il duplice omicidio. Dal 29enne gennaio scorso è recluso a Bolzano con l’accusa di duplice omicidio e occultamento di cadavere.

 

 

Giovanni Pisano

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