L’allarme di Rezza
Scuola, dubbi sul rientro il 7 gennaio: “Ancora troppi decessi, difficile parlare di riapertura”
I numeri contrastanti sul Coronavirus in Italia, più di 14mila positivi e rapporto di positività sotto il 10% con un meno 92 di ricoveri in terapia intensiva, ma con 846 morti, sono un campanello d’allarme per Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del ministero della Salute.
Per questo, parlando nella consueta conferenza stampa sull’analisi della situazione epidemiologica nel Paese, Rezza ha dovuto sottolineare che “siamo sopra la soglia critica per l’occupazione dei posti in terapia intensiva e di area medica”.
Dati che evidenziano anche come sia “ancora presto per dire se potremo o no riaprire completamente le scuole, anche le superiori” dopo le feste natalizie perché “l’incidenza dei casi è ancora molto elevata e finché non abbassiamo l’incidenza è difficile parlare di riapertura delle attività”, ha aggiunto Rezza.
Rezza ha anche confessato di aver ricevuto “mail un po’ minacciose” che “rinfacciano alla sanità di rallentare l’economia”. Ma lo stesso direttore della Prevenzione del ministero della Salute ha anche ribadito che “se non si prende alcun provvedimento alla fine saremo costretti a fare il lockdown generale, che è quello che si vuole evitare”.
IL BOLLETTINO – Tornano a salire i numeri di decessi e contagi in Italia dovuti al Coronavirus, ma crolla il tasso di positività. E’ quanto emerge nell’ultimo bollettino sull’epidemia diffuso da Ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità. Oggi sono stati infatti 14.844, quasi 3mila in più rispetto ai 12.030 di lunedì, mentre i decessi sono praticamente raddoppiati: 846 quelli registrati nelle ultime 24 ore contro i 491 di ieri, con il numero che supera quota 800 per la settima volta nella seconda ondata. Il totale dei casi in Italia sale così a 1.870.576, quello delle vittime a 65.857 vittime.
Segnali incoraggianti arrivano per fortuna dal tasso di positività, sceso al 9,1% (-2,5% in confronto al dato di lunedì): ciò implica che su 100 tamponi eseguiti 9 sono risultati positivi. Un dato possibile grazie al rapporto tra i 14.844 nuovi casi accertati con 162.880 tamponi processati nelle ultime 24 ore.
Rispetto a lunedì sono 21.799 i pazienti dimessi o guariti (il totale sale a 1.137.416), mentre le persone attualmente positive sono 667.303 (-7.806 rispetto a ieri): di questi i ricoverati sono 27.342 (ieri 27.765), nelle terapie intensive vi sono invece 3.003 persone (ieri 3.095), con 199 nuovi ingressi nelle ultime 24 ore.
Il Veneto ancora una volta fa segnare il maggior incremento di contagi nelle ultime 24 ore, con 3.320 nuovi casi, seguito da Lombardia (2.404), Emilia Romagna (1.238), Lazio (1.159), Piemonte (1.106) Sicilia (1.087), Puglia (1.023).
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