Dopo Bucha è la città di Kramatorks, nell’Ucraina orientale, il nuovo ‘scenario’ dell’orrore della guerra. Questa mattina due razzi hanno colpito la stazione ferroviaria della città, provocando almeno 35 vittime, tra cui due bambini, e oltre cento feriti.

A denunciare l’attacco è stato in un primo momento il presidente delle Ferrovie ucraine, Oleksandr Kamyshin, accusando le forze armate russe dell’eccidio e parlando di due missili che avevano provocato la morte di “più di 30 persone”. “Questo è un attacco deliberato all’infrastruttura passeggeri della ferrovia e ai residenti di Kramatorsk”, aveva sottolineato Kamyshin.

Su uno dei due missili lanciati contro la stazione, come sottolineato da reporter stranieri presenti sul posto, si legge la scritta in russo “Per i bambini”, disegnata col colore bianco in cirillico.

Al momento dell’attacco erano migliaia le persone presenti alla stazione, pronte per essere evacuate verso regioni dell’Ucraina più sicure mentre la Russia sta concentrando da giorni le sue truppe nel Donbass e nella parte est del Paese, pronta ad una nuova offensiva e a rafforzare il controllo su Donetsk e Lugansk.

Durissima la condanna da parte ucraina. Tetiana Ihnatchenko, portavoce dell’amministrazione regionale di Donetsk, ha sottolineato alla tv ucraina che le evacuazioni da Kramatorsk “sono in corso dal 26 febbraio, e i russi sapevano che migliaia di persone sono lì ogni giorno. Credo che questo sia quello su cui contavano“.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram ha denunciato che “i russi disumani non abbandonano i loro metodi. Non avendo la forza e il coraggio di opporsi a noi sul campo di battaglia, stanno cinicamente distruggendo la popolazione civile. Questo è un male che non ha limiti. E se non viene punito, non si fermerà mai”.

Dall’altra parte, come già accaduto con Bucha, da Mosca si nega ogni coinvolgimento nella strage della stazione ferroviaria. Le forze separatiste filo-russe di Donetsk hanno incolpato l’esercito ucraino dell’attacco. Secondo la milizia separatista della sedicente Repubblica popolare di Donetsk, citata dalla Tass, nella zona dell’attacco sono stati rinvenuti “frammenti di un razzo Tochka-U”, che non è nella disponibilità delle forze russe o filo-russe, “ma è utilizzato attivamente dall’esercito ucraino”.

Anche il ministero della Difesa di Mosca ha smentito che l’esercito russo abbia bombardato la stazione di Kramatorsk parlando di “provocazione” degli ucraini. “Si sottolinea in particolare – spiega una nota del ministero – che i missili tattici Tochka-U, il cui relitto è stato trovato vicino alla stazione ferroviaria di Kramatorsk e pubblicati da testimoni oculari, sono usati solo dalle forze armate ucraine. Il 14 marzo 2022, un simile missile Tochka-U della Divisione della 19a Brigata Missilistica Separata delle Forze Armate ucraine ha colpito il centro di Donetsk, uccidendo 17 persone sul posto e ferendo altri 36 civili”.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia