Una strage, l’ennesima, in un Paese dove circolano circa 400 milioni di armi da fuoco, ‘garantite’ dal dal secondo emendamento della Costituzione e da una lobby potentissima.

Gli Stati Uniti piangono ancora le vittime di una folle strage, questa volta a Nashville, nel Tennessee. Ad aprire il fuoco all’interno della Christian Covenant School, una scuola presbiteriana fondata nel 2021 che ospita circa 200 studenti dalla scuola materna alla prima media, è stata una ragazza di 28 anni la cui identità non è stata ancora diffusa dalla polizia.

La giovane donna aveva con sé due fucili d’assalto e una pistola: sarebbe entrata nell’edificio da un ingresso laterale e una volta dentro ha aperto il fuoco uccidendo tre bambini e tre adulti. La prima richiesta di soccorso alla polizia era arrivata alle 10:13 della mattina di lunedì, ora locale.

La 28enne è stata uccisa a sua volta con l’intervento delle forze dell’ordine. “Compreso l’assassino, un totale di sette persone sono state uccise a seguito dell’incidente di questa mattina al scuola“, ha detto Don Aaron del dipartimento di polizia di Nashville, mentre al momento non vi sono indicazioni sul possibile movente della sparatoria.

Sembra invece prendere forza l’ipotesi che a sparare sia stata una ex allieva della scuola. Lo ha dichiarato in conferenza stampa il capo della polizia di Nashville, John Drake, dicendo però di non essere sicuro dell’anno durante il quale aveva frequentato la scuola. “Le mie conclusioni iniziali sono che a un certo punto e’ stata una studentessa di quella scuola, ma non si sa in quale anno”, ha riferito ai media Drake.

Tutti gli alunni rimasti sono stati scortati fuori dall’edificio insieme al corpo docente e al personale“, ha detto ai media locali Kendra Loney, dei vigili del fuoco di Nashville. “Eravamo sul posto per aiutarli ad evitare che qualcuno vedesse esattamente cos’altro stava accadendo. Ma siamo sicuri che hanno sentito il caos che circondava la vicenda, quindi abbiamo specialisti di salute mentale e professionisti che sono sul luogo del ricongiungimento sia per gli studenti che per le famiglie”.

Quella avvenuta nella mattinata americana è la 128esima sparatoria di massa negli Stati Uniti nel 2023, secondo i dati del Gun Violence Archive: l’episodio più grave dell’ultimo anno è Uvalde, in Texas, nel maggio scorso, quando un giovane armato di un fucile semiautomatico ha ucciso 19 bambini e due insegnanti. Quella odierna è una delle rare sparatorie di massa compiute da una donna: dal 1979 ad oggi, come riporta Nbc, quelle compiute da donne sono state 17, di cui 7 nelle scuole, inclusa quella a Nashville.

Immediata la reazione politica all’ennesima strage. “Anche se non conosciamo ancora i dettagli, le scuole dovrebbero essere luoghi sicuri dove imparare e insegnare”, è il messaggi che arriva dalla Casa Bianca. “Quando è troppo è troppo, il Congresso deve agire contro la violenza delle armi da fuoco. Quanti bimbi devono ancora morire prima di agire?“, mette in evidenza la portavoce Karine Jean-Pierre.

Abbiamo appena appreso di un’altra sparatoria nel Tennessee. Una sparatoria a scuola. E io sono davvero senza parole. I nostri figli meritano di meglio. E noi tutti stiamo con Nashville in preghiera”, è invece il messaggio che arriva dalla First Lady americana Jill Biden durante un evento a Washington a proposito della sparatoria nella scuola di Nashville.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia