Basta polemiche
Su riforma giustizia Renzi strizza l’occhio alla destra
Ora le norme per tempi certi e ragionevoli possono diventare realtà e potranno, se non disinnescare completamente, attenuare di molto la portata di una riforma gravemente sbagliata. Una riforma che sarà comunque cambiata, intanto differenziando la sua applicazione tra giudizi di innocenza e colpevolezza in primo grado. E’ stato, questo, un altro risultato dell’iniziativa delle forze della maggioranza contrarie alla riforma. E Il Ministro ha dovuto abbandonare la sua immotivata e grave rigidità, iniziando a tener conto delle ragioni della coalizione e di tante forze e attori della giurisdizione.
Si può, forse, capire la destra, capire il forzista Costa che oggi sventola strumentalmente come vessillo una importante riforma come quella Orlando sulla quale svolse una feroce opposizione.
Non capisco invece le ragioni del grave atteggiamento di Renzi e dei suoi parlamentari, che invece di contribuire all’approvazione di una svolta importante verso il giusto processo e a cambiamenti possibili della stessa prescrizione, lanciano la quotidiana mina all’azione del governo, strizzando l’occhio alla destra per ragioni di posizionamento e per sperare in sondaggi meno avari e deludenti.
Lealtà e rigore, lealtà a fermezza stanno insieme. Noi del Pd cerchiamo di tenerle insieme. La nostra proposta di riforma della prescrizione sta in Parlamento. Farà il suo cammino. Ma l’obiettivo è far camminare un accordo di respiro, non usare spregiudicatamente le proprie bandiere identitarie (che spesso sono bandierine propagandistiche).
© Riproduzione riservata