In occasione di questi primi 70 anni abbiamo deciso di omaggiare i nostri “padri fondatori” che in condizioni molto complesse hanno avuto il coraggio di gettare le basi per un sindacalismo libero, democratico e solidale che nella Fim ha trovato piena realizzazione e nella Cisl la casa naturale, mettendo a disposizione, sul nostro sito internet, un repertorio straordinario di documenti, senza filtri. Ma serve anche a festeggiare le migliaia di attivisti (noi non li chiamiamo”militanti”) che oggi come ieri lavorano per promuovere la speranza di una nuova condizione umana nel lavoro e nel paese.

La Fim ha sempre avuto fiducia nel progresso, speranza di una condizione umana nuova e migliore, a partire dai più deboli. Anche nelle stagioni in cui il radicalismo attraversava le forze sindacali del nostro Paese, la Fim non ha mai smarrito il suo tratto distintivo: amare più le persone che le idee. Oggi, la sfida dettata dalle tre grandi trasformazioni in atto – demografica, climatica e digitale – vede ancora una volta protagonista una Fim che non accetta atteggiamenti difensivi ma che piuttosto guarda ai cambiamenti come occasioni affinché le persone si “liberino nel lavoro”. Oggi queste sfide vanno raccolte lasciando ai giovani uno spazio di protagonismo autentico. Non è ammesso tenere l’umanità in panchina, tanto più se si tratta delle nuove generazioni che hanno invece il diritto di progettare il futuro che dovranno abitare.

Uscire dalle crisi nello stesso modo in cui vi si è entrati significa restare imprigionati in un circolo vizioso che necessita, al contrario, del coraggio di avviare autentici nuovi inizi. Come ha detto Papa Francesco nella storica benedizione urbi et orbi in una Piazza San Pietro deserta, “la tempesta ci ha fatto scoprire vulnerabili ma a molti sta insegnando a riconoscersi come fratelli”. Questi giorni difficili ci mostrano i vizi più odiosi delle persone ma anche le virtù di tanti a rimboccarsi le maniche affinché il “nulla sarà più come prima” sia un realistico approdo ad un mondo migliore.

L’organizzazione del sindacato deve continuare a interpretare il messaggio delle origini: insieme per promuovere giustizia. I lavoratori devono poter sentire, oggi, che grazie al sindacato si è più forti e più liberi. Proprio per difendere questo spirito, 70 anni fa, è nata la Fim-Cisl.