Gentile Direttore, io credo che bisogna distinguere i disastri della Vesuviana da quelli di De Gregorio, che è stato chiamato a risolvere questi disastri e non li ha certo generati. De Gregorio isolato? Non direi proprio. Certo chi fa opposizione politica a De Luca è contro di me, lo capisco. I lavoratori ed i sindacati sono contro di me? Assolutamente no. Forse sono contro di me un centinaio di dipendenti (dati ultimo sciopero) su oltre 3 mila ed un paio di sindacati su otto. Non di più. Con gli altri c’è collaborazione, stima e rispetto, in una dialettica anche forte e nel rispetto dei ruoli.

Cosa ho fatto in questi sette anni? Ho trovato tre fallimenti in uno. Finanziario, tecnologico e organizzativo. Finanziario: i 750 milioni di debiti sono stati azzerati ed il bilancio (sino al covid) è stato in equilibrio. Tecnologico: treni ed infrastruttura da rifare ex novo. Abbiamo in corso tutti gli investimenti necessari. Organizzativo: in nessuna regione d’Italia esiste (come in Eav) una sola entità legale che fa investimenti, ferrovia, metropolitana, gomma, immobiliare. È stato messo tutto insieme creando un mostro: prima della fusione del 2013 vi erano 5 entità legali con cinque amministratori e 5 direttori generali e 50 dirigenti. Oggi un solo amministratore/ direttore (con responsabilità enormi) e 13 dirigenti. Stiamo procedendo a un riassetto di governance sulla linea del gruppo FFSS (e abbiamo assunto il direttore del personale e il direttore dell’esercizio ferroviario provenienti da Trenitalia). Sulla gomma il cambiamento è già avvenuto, perché più semplice rispetto al ferro.

Abbiamo ereditato una società fallita, e oggi abbiamo raddoppiato i bus in circolazione (da 100 a 220) e dimezzato l’età media del parco bus. Abbiamo treni nuovi sulle flegree e già ordinati sulla vesuviana, dove i tempi di consegna di STADLER si sono allungati per cause esterne ad EAV (covid, guerra in ucraina). La verità è che questi treni andavano ordinati 20 anni fa. Noi abbiamo fatto una gara appena trovati i finanziamenti nel 2019, poi due anni di fermo in un contenzioso amministrativo, poi la firma del contratto nel 2011. Abbiamo aperto 40 cantieri (cinque anni fa nessun cantiere aperto) per rinnovamento infrastruttura e nuove linee. Rinnovato molte stazioni. Alcuni cantieri si sono già chiusi (stazione di Scampia, officina di Ponticelli).Unica partecipata in Campania che ha formalizzato negli ultimi 3 anni mille assunzioni. Abbiamo ancora qualche carenza, soprattutto in estate. Ci accingiamo a varare un nuovo piano di mille assunzioni per i prossimi 5 anni.

Sulla Vesuviana, a fine giugno, tra covid, ferie e rifiuto dello straordinario (per protesta da parte dei macchinisti che vogliono più soldi alle condizioni date: impossibile!) siamo entrati in sofferenza per la gestione del servizio e siamo stati costretti a ridurre le corse. Ai problemi dei treni e della infrastruttura si sono quindi aggiunti quelli dei macchinisti. La carenza di macchinisti sta determinando due terzi delle soppressioni, l’altro terzo è attribuibile al problema dei treni vecchi e della infrastruttura. Per la carenza dei macchinisti faremo nuovi concorsi. Tuttavia se aumentassimo i tempi di guida attuali da 3,5 a 4,5 ore giornaliere (avvicinandoci agli standard di Trenitalia) l’attuale pianta organica sarebbe già sufficiente. Su questo apriamo un tavolo con i sindacati. Chiediamo sempre scusa agli utenti, loro hanno sempre ragione. Noi facciamo il possibile alle condizioni date.