La polemica
Treni della Circum cancellati ma per De Gregorio il problema sono le mascherine: “Così calo dei ricavi”
A quanto pare non tutti si sono accorti che in Campania abbiamo raggiunto quota 7.000 contagi da Covid-19 al giorno, il servizio pubblico sanitario è completamente il tilt, le farmacie sono prese d’assalto e la corsa ai tamponi è diventata isterica. È per questo che il Governo con un nuovo decreto ha imposto, su tutto il territorio nazionale, l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2 anche sui mezzi di trasporto pubblico. Com’è noto ormai da tempo, la mascherina chirurgica protegge gli altri da un eventuale contagio ma non se stessi, quindi, o la indossiamo tutti o non ha alcun senso. Al contrario il dispositivo di protezione individuale Ffp2 protegge gli altri e sé stessi dalla trasmissione del virus.
Sulla vicenda mostra tutte le sue perplessità Umberto De Gregorio, presidente dell’Eav, la holding regionale che si occupa del trasporto pubblico in Campania. Il manager, che ha ottenuto la ribalta delle cronache locali per i continui disservizi di Circumvesuviana e Cumana che, parole sue, sono «un evento normale che purtroppo può capitare e che anzi ricapiterà», si dice preoccupato per «le ripercussioni sul servizio» a causa proprio dell’obbligo della mascherina Ffp2. Parole tutte da interpretare quelle di De Gregorio che arrivano, forse è solo un caso, poche ore dopo l’annuncio della soppressione di ben 13 corse ‘’causa improvvisa indisponibilità (malattia e quarantene) di personale, legata all’attuale emergenza epidemiologica’’. Secondo il presidente Eav l’obbligatorietà della mascherina Ffp2 potrebbe comportare «un calo di passeggeri» con conseguente «calo dei ricavi da traffico». Perché «in una realtà come la nostra, dove il trasporto pubblico, da sempre ma in particolare da quando c’è il Covid, è frequentato da pendolari di ceto medio o basso».
«Riteniamo necessario evidenziare – aggiunge – che questo nuovo obbligo determina spesso problemi di difficile gestione dell’ordine pubblico, anche perché, di fatto, l’obbligo della mascherina Ffp2 determina un significativo aggravio economico (anche del 100%) per gli utenti meno abbienti che frequentano i nostri mezzi di trasporto. Una misura giusta per combattere il Covid, ma forse iniqua sul piano sociale. Andrebbero previste misure di sostegno per i meno abbienti». Da qui la richiesta al prefetto di Napoli Claudio Palomba «di convocare tutte le aziende unitamente alle forze dell’ordine per coordinare e aggiornare le attività di controllo al fine di uniformare le attività». De Gregorio questa volta dice di essere «preoccupato sulle ripercussioni sul servizio: in caso di passeggero che sale sul treno senza mascherina, il capotreno sarà costretto a fermare il treno e chiamare le forze dell’ordine. Questo determinerà soppressioni e ritardi e problemi di ordine pubblico».
Un problema più di gestione interna che di reale preoccupazione per i meno abbienti se si analizzano le parole finali: «Il Covid è dilagato, ma che effetto avrà rispetto alla povera gente e rispetto alle aziende di trasporto che avranno un ulteriore calo dei ricavi da traffico e dovranno dare la mascherina Ffp2 a molti dei loro dipendenti? Chi supporterà finanziariamente questo nuova batosta per le aziende di trasporto?».
© Riproduzione riservata