Nessuna giustificazione per il comportamento di Putin in Ucraina. Anzi. Dallo staff di Forza Italia si sono affrettati a smentire quanto riportato ieri in un articolo sul Corriere della Sera e relativo alle parole pronunciate da Silvio Berlusconi il giorno prima alla kermesse azzurra di Treviglio. Intervenendo all’iniziativa organizzata dal deputato bergamasco Alessandro Sorte, fresco di rientro in Forza Italia dopo essere stato per qualche tempo in Italia al centro di Giovanni Toti, Berlusconi aveva attaccato duramente prima Joe Biden e poi Jens Stoltenberg: «Non ci sono leader. Il capo di una potenza mondiale che doveva avvicinare Putin al tavolo della mediazione gli ha dato del criminale di guerra, gli ha detto che doveva andar via dal governo. Il segretario della Nato ha detto che l’Ucraina mai più sarà unita alla Russia e così sarebbe per le due repubbliche del Donbass, la cui indipendenza non sarà riconosciuta. Con tali premesse il signor Putin non si siederà mai a un tavolo».

Frasi che avevano immediatamente suscitato aspre reazioni, soprattutto da parte forzista. «Non posso credere che Berlusconi abbia detto quelle parole. Immagino sia stato frainteso», aveva dichiarato la ministra per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, «Siamo un movimento politico filo atlantista – aveva aggiunto – europeista e ci siamo chiamati in passato ‘Popolo della libertà’. Ma la libertà non può valere solo per noi: è un bene indivisibile, come ci ha insegnato proprio Berlusconi, e oggi è la libertà per la quale lottano gli ucraini. Se è cambiata la linea, qualcuno dovrebbe dircelo». Toni duri quelli della ministra che qualcuno aveva letto come una reazione allo smacco subito questa settimana con la defenestrazione del suo fedelissimo, l’europarlamentare Massimiliano Salini, da coordinatore del partito in regione Lombardia, sostituito da Licia Ronzulli. «Stupisce il titolo del Corriere della Sera che forse deriva da un affrettata lettura di alcune frasi isolate dal contesto nel quale sono state pronunciate», la replica, dunque, dello staff dell’ex premier.

Silvio Berlusconi in più occasioni «ha espresso con estrema chiarezza delusione e profondo dissenso verso le scelte del presidente della Federazione russa». L’ex premier, in particolare, «non ha mai giustificato in alcun modo l’aggressione all’Ucraina da parte della Federazione russa, un atto di forza inaccettabile nei confronti di uno Stato sovrano, che sta causando molte, troppe vittime». Giustificazioni, evidentemente, non sufficienti per il parlamentare forzista Elio Vito. «Berlusconi, oltre che dire cose molto discutibili sulla guerra, ha celebrato due deputati, Sorte e Benigni, tornati dopo aver lasciato Forza Italia e girato varie componenti del centrodestra. Ma è sbagliato premiare trasformismo ed opportunismo solo per fare un dispetto», ha scritto su Twitter il liberal azzurro. Come sempre è toccato al coordinatore di FI, Antonio Tajani, gettare acqua sul fuoco: «Berlusconi è uomo di pace, ha detto in sostanza che per sedersi al tavolo della pace non bisogna inasprire i toni della polemica ma non c’è nessun cambio di posizionamento. Forza Italia è dalla parte dell’Occidente, della Nato».

Concetti ripetuti dalla ministra per il Sud Mara Carfagna: «Sulla linea di Forza Italia non possono esserci dubbi e alcuna ambiguità. FI è una forza politica europeista, atlantista, ha sostenuto sin dall’inizio la resistenza Ucraina e ha votato senza alcun dubbio l’invio di aiuti umanitari ed economici a Kiev». Clima sereno, invece, all’incontro fra Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni ieri ad Arcore, il primo dopo la rielezione di Sergio Mattarella, avente ad oggetto le prossime elezioni amministrative dove il centro destra andrà diviso solo in cinque città. Il centrodestra è unito? «Certamente. È così evidente che se si disunisse perderemmo le elezioni, solo un pazzo potrebbe pensare di mandare all’aria questa coalizione», ha detto Berlusconi incontrando i giornalisti al termine dell’incontro. «Il centrodestra così com’è funziona, aggiorneremo il programma e avremo ancora un programma unico, la coalizione va avanti spedita», ha quindi aggiunto, manifestando ottimismo per quello che sarà il risultato elettorale.