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Vinitaly 2025: al via la 57ª edizione, il vino italiano guarda al mondo. La Campania protagonista tra innovazione e tradizione

È stata inaugurata a Veronafiere la 57ª edizione di Vinitaly, il salone internazionale del vino e dei distillati che fino al 9 aprile accoglierà oltre 4.000 aziende espositrici provenienti da ogni regione d’Italia. Un appuntamento strategico per il comparto enologico nazionale, che punta ancora una volta sull’internazionalizzazione e sul valore delle relazioni globali.
Secondo i dati diffusi da Veronafiere, sono attesi oltre 30.000 operatori esteri da 140 Paesi, tra cui 3.000 dagli Stati Uniti, confermando il primato già raggiunto nell’edizione 2024. Un risultato importante nonostante le incertezze internazionali e i dazi da parte dell’amministrazione americana. Federico Bricolo, presidente di Veronafiere, ha sottolineato: “Continuiamo a sostenere le istituzioni e le aziende italiane in un’ottica di promozione strategica del nostro vino. A breve saremo a Washington, presso l’ambasciata italiana, insieme a membri del Congresso USA, per rafforzare i legami commerciali in vista della seconda edizione di Vinitaly.USA a Chicago, prevista il 5 e 6 ottobre 2025”.
Tra i protagonisti della prima giornata anche la Regione Campania, che si presenta al Vinitaly con un padiglione rinnovato e una selezione di oltre 90 aziende vitivinicole provenienti dalle cinque province. Da Benevento a Salerno, da Avellino a Caserta, passando per Napoli, i produttori campani offrono una panoramica ricca e variegata che unisce vitigni autoctoni, sostenibilità e sperimentazione. A confermare la centralità della Campania nel comparto vitivinicolo nazionale è stata anche la presenza del presidente della Regione Vincenzo De Luca all’evento di inaugurazione. Un gesto simbolico, ma anche concreto, per esprimere vicinanza al comparto in un momento di difficoltà e incertezza economica, legato sia ai mutamenti del mercato internazionale sia ai nuovi scenari geopolitici. “Le nostre produzioni sono inimitabili – ha dichiarato De Luca – hanno una forte tipicità, ma siamo comunque preoccupati per le aziende medio-piccole, per le quali dobbiamo immaginare una politica comunitaria di aiuto”. Il presidente ha inoltre ricordato come la Campania sia, in proporzione, la regione italiana più penalizzata, poiché vanta i volumi di esportazione più alti rispetto alla media nazionale. Una condizione che rende il comparto regionale particolarmente esposto a qualsiasi contraccolpo sul fronte dei mercati esteri.
Ma la Campania ha iniziato a brillare ancora prima dell’apertura ufficiale della fiera. Sabato sera, nel cuore del centro storico di Verona, lo stand regionale è stato tra i grandi protagonisti di Vinitaly in the City, la rassegna che porta il gusto tra le strade e le piazze della città. Una vera e propria festa del gusto, animata da centinaia di persone che hanno preso parte alle degustazioni organizzate dalla Regione in collaborazione con i sette Consorzi di Tutela dei vini campani. Ad accompagnare i calici, due icone della tradizione gastronomica: la Pizza Napoletana e il celebre Panuozzo, per un mix irresistibile di sapori, profumi ed emozioni.
Focus sull’export, dunque, ma anche sulla cultura del vino come esperienza condivisa e accessibile. Numerosi i momenti di degustazione guidata, i talk tematici e le masterclass in programma, organizzati in collaborazione con le associazioni di categoria e i consorzi di tutela.
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