Il disgelo e la gaffe
Xi Jinping “dittatore”, Biden ci ricasca e rovina il vertice distensivo: la reazione di Blinken dice tutto
Ancora Joe Biden. Ancora una ‘gaffe’, se così può essere definita, che rischia di minare i rapporti diplomatici che gli Stati Uniti stanno cercando di intavolare con la Cina. Una frase, Xi Jinping “è un dittatore perché gestisce un paese comunista basato su una forma di governo totalmente diversa dalla nostra”, che arriva subito dopo il vertice del disgelo con il leader di Pechino per una “competizione rigorosa ma responsabile”. Parole che Biden pronuncia rispondendo alla domanda di un giornalista (“Dopo oggi, ti riferiresti ancora al presidente Xi come a un dittatore?“), sotto lo sguardo di Antony John Blinken, il segretario di Stato seduto in prima fila durante la conferenza stampa e reduce da una serie di viaggi internazionali tra Medio Oriente e India. Una telecamere lo inquadra mentre scoraggiato scuote la testa durante le parole di Biden, 81 anni il prossimo 20 novembre e ‘fresco’ di ricandidatura alle presidenziali americane del 2024.
La gaffe di Biden e le reazione della Cina
Il presidente americano non è nuovo ad affermazioni del genere. Nel giugno scorso infatti Biden definì “un dittatore” Xi Jinping subito dopo la visita dello stesso Blinken a Pechino, sulla quale Washington riponeva grandi speranze nel miglioramento delle relazioni bilaterali. Dichiarazioni che il Ministero degli Esteri cinese definì “assurde, irresponsabili, contrarie ai fatti, che violano gravemente l’etichetta diplomatica”, arrivando a parlare di “un grave attacco alla dignità politica della Cina” e di “un’aperta provocazione politica”. Questa volta l’impressione è diversa, almeno stando alle comunicazioni ufficiali sia di Washington che di Pechino. La Casa Bianca getta acqua sul fuoco attraverso il portavoce del consiglio di sicurezza nazionale John Kirby che sottolinea che gli Usa non sono preoccupati che i progressi fatti durante l’incontro siano minati dal commento del presidente. “No, nessuna preoccupazione. Ieri abbiamo avuto delle ottime discussioni, su molti argomenti”, ha assicurato in un’intervista a Abc news.
Anche Pechino, sorpresa dalle parole di Biden, prova a smorzare le dichiarazioni del leader americano derubricandole a un passo falso al termine di un incontro proficuo, dove ha prevalso soprattutto lo spirito di collaborazione volto “a uno sviluppo sano e stabile delle relazioni bilaterali” anche se – sottolinea il ministero degli Esteri cinese Mao Ning – sono “affermazioni estremamente sbagliate'”, si tratta a suo avviso di ”una manipolazione politica irresponsabile. La Cina si oppone fermamente” a questo tipo di linguaggio
🇺🇲🇨🇳 Vale più di mille parole… la reazione del segretario di Stato americano Antony Blinken quando #Biden, subito dopo l’incontro con il “vecchio amico” #XiJinping, definisce il leader cinese un “#dittatore”. pic.twitter.com/aitGF04HL2
— Affari Politici (@affari_politici) November 16, 2023
© Riproduzione riservata