Interrotto lo sciopero della fame
Cesare Battisti trasferito nel carcere di Rossano: “E’ passato dall’isolamento strutturale a quello territoriale”

Cesare Battisti, l’ex terrorista dei Pac, i Proletari armati per il comunismo, è stato trasferito sabato scorso dal carcere sardo di Massama, ad Oristano, a quello di Rossano Calabro, a Cosenza. Battisti, condannato all’ergastolo per 4 omicidi e altri gravi reati, ha anche interrotto lo sciopero della fame iniziato nei giorni scorsi contro il regime di isolamento nel carcere sardo, ritenuto illegittimo.
Secondo quanto spiega il suo legale, l’avvocato Gianfranco Sollai, per quanto riguarda il regime di isolamento non vi sono cambiamenti sostanziali: “Diciamo che è passato da un isolamento strutturale, in un reparto all’interno dello stesso carcere, ad un isolamento territoriale, in una regione dove non ha contatti né familiari”, spiega all’AdnKronos.
Ora trasferito nel reparto Alta Sicurezza AS2 del carcere di Rossano, quello destinato ai detenuti condannati per fatti legati al terrorismo, Battisti era in regime di isolamento dallo scorso gennaio 2019, nonostante a luglio dello stesso anno avesse terminato di scontarne i sei mesi previsti dalla sentenza di condanna.
Il prossimo 23 settembre è attesa invece l’udienza davanti al magistrato di sorveglianza di Cagliari per discutere il ricorso contro l’isolamento scontato a Massama. Se il magistrato dichiarasse illegittimo il trattamento subito da Battisti, si aprirebbero le porte ad una richiesta di risarcimento da parte dell’ex Pac.
Nella lettera in cui Battisti annunciava lo sciopero della fame totale e il rifiuto della terapia, l’ex terrorista scriveva che “la morsa del DAP (il Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, ndr) messa puntigliosamente in esecuzione dalla autorità del carcere di Oristano, ha resistito provocatoriamente a tutti i miei tentativi di far ripristinare la legalità, e la dovuta concessione dei diritti previsti in legge, ma sempre ostinatamente negati. A nulla sono valse le mie rimostranze scritte o orali rivolte a questa Direzione, al Magistrato di Sorveglianza, all’opinione pubblica. A Cesare Battisti – non è nemmeno consentito sorprendersi se nel suo caso alcune leggi sono sospese: è quanto mi è stato fatto capire, senza mezzi termini, da differenti autorità”.
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