L’omicidio di Sergio Ramelli avvenne a Milano nel 1975 durante gli anni di piombo. Ramelli, studente milanese di 19 anni e militante del Fronte della Gioventù, il 13 marzo 1975 stava ritornando a casa, in via Amadeo a Milano; parcheggiato il suo motorino poco distante, in via Paladini, si incamminò verso casa.

All’altezza del civico 15 di via Paladini, fu assalito da un gruppo di extraparlamentari comunisti di Avanguardia operaia armati di chiavi inglesi, e con queste colpito più volte al capo; a seguito dei colpi perse i sensi e fu lasciato esangue al suolo. Gli aggressori, tra cui Marco Costa, Giuseppe Ferrari Bravo, Claudio Colosio, Antonio Belpiede, Brunella Colombelli, Franco Castelli, Claudio Scazza e Luigi Montinari. provocarono numerosi traumi alla vittima, che morì il 29 aprile, oltre un mese e mezzo dopo l’aggressione.

I responsabili furono identificati dieci anni dopo l’accaduto e, dopo un’iniziale condanna per omicidio preterintenzionale in primo grado, furono riconosciuti colpevoli di omicidio volontario al termine dei tre gradi di giudizio del processo, durato da 1987 al 1990.

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