Durante l’assedio a Washington al Capitol Hill hanno perso la vita 4 persone. La prima ad essere identificata è Ashli Babbitt, 35 anni, veterana dell’Air Force e strenua sostenitrice di Trump e delle teorie di QAnon, il movimento che ritiene i democratici parte di una setta satanica di pedofili contro cui si batte Donald Trump.

Le altre tre vittime sono due uomini e una donna, deceduti per non meglio precisate emergenze mediche dopo essere stati trasportati in ospedale. Dei tre ancora non è nota l’identità. Ashli invece è stata riconosciuta dal marito Aaron che l’ha vista in Tv. La donna è stata colpita da un proiettile al petto sparato dai uno dei poliziotti intervenuti per sedare la sommossa.
Le immagini del ferimento della donna hanno fatto il giro del mondo. Prima si è accasciata sul pavimento, poi ha iniziato a perdere molto sangue. Subito i soccorsi l’hanno trasportata fuori dalla struttura e poi di corsa in ospedale. Ma è stato tutto inutile. È morta poco dopo.

Ashli era residente a San Diego, dove ha servito per 14 anni nell’ esercito e poi aveva aperto un negozio, Fowlers Pool Service and Supply. Da accanita sostenitrice di Trump ha deciso di rispondere alla sua chiamata e andare a Washington per manifestare contro le “elezioni rubate”. Era andata da sola, senza il marito che guardando la Tv ha riconosciuto la moglie nelle drammatiche immagini della sua morte.

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“Davvero non so perché abbia deciso di fare ciò”, ha detto la suocera alla rete televisiva Fox 5 Dc. “Era una donna meravigliosa, con un grande cuore e una mente forte”, ha dichiarato al San Diego Union-Tribune l’ex marito Timothy McEntee, con cui aveva servito nell’Air Force ed era stata sposata dal 2005 fino a maggio 2019. “Amava l’America con tutto il cuore”.

La polizia di Washington è in contatto con i familiari di Babbitt, come ha rivelato a Nbc 7 il cognato della donna, Justin Jackson. “Ashli era leale e aveva una grande passione per i suoi ideali, amava il Paese ed era onorata di aver servito nelle nostre forze armate”, ha spiegato Jackson alla rete affiliata di Nbc a San Diego. “Pregate per la sua famiglia e rispettate la sua privacy in questo momento”.

Secondo i media americani, Babbitt sarebbe stata colpita attorno alle 15 davanti alla Camera, quando i ribelli hanno rotto i vetri della porta — dietro la quale erano barricati i deputati — e hanno provato a introdursi all’interno: nei video si sente un colpo di pistola e si vede poi una donna a terra, avvolta in una bandiera trumpiana blu con lo slogan Make America Great Again.
Il 5 gennaio, il giorno prima della sua morte, la donna avvertiva che era arrivato il giorno “della tempesta. “Nulla ci fermerà”, scriveva. “Possono provarci quanto vogliono, ma la tempesta è qua e si abbatterà su Washington in meno di 24 ore. Dal buio alla luce!”.

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Redazione

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