L'iniziativa
Conte contro Meloni sul Mes, chiesto il giurì d’onore per “accertare le menzogne” della premier

Giuseppe Conte alla riscossa. Il leader del Movimento 5 Stelle ha consegnato una richiesta per istituire un giurì d’onore “per accertare le menzogne denigratorie del presidente del Consiglio Giorgia Meloni“. Lo ha annunciato Conte in una conferenza stampa in mattinata, ribadendo di aver inviato al presidente della Camera Lorenzo Fontana la richiesta, così come di aver avvertito il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il nodo di fondo sono le parole pronunciate da Meloni in Aula sul Mes, il Meccanismo europeo di Stabilità che l’Italia ancora non ha ratificato.
L’annuncio di Giuseppe Conte
“Io ho appena consegnato al presidente Fontana una richiesta di istituire un giurì d’onore e una commissione deputata ad accettare le menzogne denigratorie e la dolosa condotta di Giorgia Meloni che ha offeso l’intero mio gruppo che sulla questione del Mes ha sempre assunto posizioni per quanto sofferte ma chiare, ha danneggiato l’Italia e umilia il parlamento. Non lo possiamo accettare ed è un precedente che non può essere derubricato come dialettica politica, sventolando un foglio che esso stesso smentisce il dichiarante”, ha spiegato Giuseppe Conte.
“L’Istituzione del governo non è di Giorgia Meloni o del premier di turno e tutti noi dobbiamo lavorare per conservare il prestigio massimo di questa istituzione”, ha aggiunto il leader a cinque stelle, rilevando che Meloni “si è resa colpevole di condotte gravi”, capaci di “irridere il Parlamento”.
A cosa serve il giurì d’onore
Proprio per questo l’obiettivo del giurì d’onore sarà quello di “ristabilire la verità dei fatti, abbiamo bisogno di chiarezza, non può passare il principio che in Parlamento si può dire di tutto e le menzogne più denigratorie possano passare”, ha detto Conte. Mentre sul Mes, vero nocciolo della questione, il capo dei pentastellati ha spiegato: “È stato fatto tutto alla luce del sole con pieno coinvolgimento del Parlamento e di tutti i cittadini” ha proseguito Conte dato che “come premier mi sono riservato di dare ok alla ratifica solo nella prospettiva di una riforma del Patto di stabilità e crescita” e rivendicando la “logica a pacchetto”.
Cos’è il giurì d’onore chiesto da Conte
La mossa di Conte si inserisce nel regolamento della Camera, che all’articolo 58 prevede proprio la richiesta di istituzione del Giurì d’onore: “Il Presidente della Camera può nominare, su richiesta di un deputato che si senta leso nella sua onorabilità da accuse che gli siano state mosse nel corso di una discussione, una Commissione d’indagine detta Giurì d’onore che valuti la fondatezza delle accuse. Al Giurì viene solitamente assegnato un termine per riferire all’Assemblea sugli esiti della sua attività. Della relazione del Giurì l’Assemblea si limita a prendere atto, senza dibattito né votazione”.
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