Alessandro Di Battista, ospite di Bianca Berlinguer a Cartabianca su Rai tre attacca il premier e l’esecutivo: “Io ero contrario dal primo giorno al governo Draghi, il governo dell’ammucchiata. Per me le elezioni sono l’alternativa migliore”, poi “negli ultimi mesi si sono pavoneggiati per la supremazia dell’Italia nella gestione della pandemia, ma abbiamo una situazione da terzo mondo. Basti pensare ai tamponi. Draghi non capisce nulla di politica e secondo me capisce poco di economia“.

“Vorrei che facesse il nonno a Città della Pieve”, ha aggiunto l’ex grillino, citando le parole dello stesso premier in occasione della conferenza stampa di fine anno da Palazzo Chigi, quando si definì “un nonno al servizio delle istituzioni”, parole che fecero intendere a molti una sua eventuale disponibilità a salire al Quirinale.

Di Battista mette in discussione le competenze in materia di economia di Draghi, ex presidente della Banca centrale europea, dall’alto della sua gaffe storica sul Franco Cfa a Che tempo che fa, quando parlò di “furto” spiegando come il tasso di cambio della moneta usata in 14 stati africani fosse garantito dalla Banca centrale francese. La scena ricorda anche l’episodio in cui Laura Castelli, ex viceministro dell’Economia, nel novembre 2018 disse a Pier Carlo Padoan “questo lo dice lei” parlando del fatto che l’aumento dello Spread causa anche un aumento del costo dei finanziamenti da parte delle banche.

L’ex grillino cerca così di spostare la luce su questioni che hanno da tempo ormai abbandonato l’agenda di governo: “La pandemia è importantissima, ma non si parla più di mafia, energia, corruzione, povertà. Tante questioni correlate alla nostra esistenza”. Le sue parole scatenano però la reazione di Paolo Mieli, unico altro ospite in studio che ribatte: “Caro Di Battista, gli unici che sono stati in tutti i governi di questa legislatura sono gli amici suoi dei Cinque Stelle“.

Prosegue il botta e risposta tra i due: “Draghi – dice ancora Di Battista – cerca di accontentare tutti perché senza i voti di tutti non può diventare Presidente della Repubblica”, e ancora Mieli replica: “Draghi secondo me non pensa al Colle. Mi trovi oggi un parlamentare che ha detto di volerlo al Quirinale”.

Riccardo Annibali

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