È terminata ieri la due giorni di astensione deliberata dagli avvocati dell’Unione camere penali italiane per protestare contro l’eccessivo cambio di collegi che finisce per incidere negativamente sul diritto di difesa e sui diritti del cittadino imputato. Anche a Napoli, come in altre città, l’adesione dei penalisti è stata massiccia e molte udienze sono state rinviate. Tra queste, quella del procedimento che riguarda i pestaggi nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (proprio per via dell’astensione degli avvocati, la decisione del giudice sulla richiesta di rinvio a giudizio è stata rinviata).

Alla base dello sciopero c’è la denuncia della «compromissione del diritto dell’imputato ad essere giudicato dal medesimo giudice che ha raccolto la prova in dibattimento: un accadimento processuale che ormai si verifica quotidianamente nelle aule di udienza, quale effetto devastante di regressive interpretazioni della disciplina processuale, che consentono di omettere la rinnovazione della prova in caso di mutamento del giudice».

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Napoletana, laureata in Economia e con un master in Marketing e Comunicazione, è giornalista professionista dal 2007. Per Il Riformista si occupa di giustizia ed economia. Esperta di cronaca nera e giudiziaria ha lavorato nella redazione del quotidiano Cronache di Napoli per poi collaborare con testate nazionali (Il Mattino, Il Sole 24 Ore) e agenzie di stampa (TMNews, Askanews).