L'ex Procuratore Aggiunto
Gli auguri di Ilda Boccassini a Giorgia Meloni: “Che non viva quello che ho vissuto io”
Ilda Boccassini espresso i suoi auguri alla nuova Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Che non viva ciò che ho vissuto io”, ha detto l’ex procuratore aggiunto della Repubblica intervenuta ieri sul palco de L’Eredità delle Donne, il festival sulle competenze femminili in corso a Firenze. L’ex magistrata italiana è stata intervistata dal giornalista e scrittore Gad Lerner.
Boccassini ha cessato il suo incarico nel 2019. Ha ripercorso la sua carriera in un libro pubblicato l’anno scorso dall’editore Feltrinelli, La stanza numero 30. Quando nel 1979 arrivò alla Procura di Milano Il Corriere della Sera scrisse che “il lavoro inquirente poco si adatta alle donne: maternità e preoccupazioni familiari male si conciliano con un lavoro duro, stressante e anche pericoloso”. Ha lavorato con Giovanni Falcone nell’indagine sulla mafia a Milano Duomo Connection e sugli attentati allo stesso Falcone e al giudice Paolo Borsellino.
Al ritorno a Milano dalla Sicilia è subentrata nel pool dell’inchiesta Mani Pulite ad Antonio Di Pietro e ha diretto indagini sulle Nuove Brigate Rosse. Soprannominata Ilda “la rossa” ha lavorato ai processi a Berlusconi. A Imi-Sir, Lodo Mondadori, Toghe sporche e fino al cosiddetto caso Ruby. “Quando sono usciti i ministri ho avuto un momento di vertigine – ha detto al Festival Boccassini – . Mi sono ritrovata con più di undici, dodici, tredici persone, tutti, dal sottosegretario alla presidenza, ai ministri, tutti si erano occupati di me. Quindi non so se dovrei essere orgogliosa oppure se anche in pensione temere”, ha aggiunto con ironia.
Lerner le ha quindi chiesto dell’“ascesa a Palazzo Chigi di una donna, Giorgia Meloni, che viene da un mondo all’interno del quale a essere gentili, la tradizione ‘virilista’ è piuttosto affermata”, la domanda del giornalista. “Premesso che come buona cittadina non posso che augurarmi che questo governo duri perché sennò andiamo in una crisi profonda. L’altro giorno guardavo la scena del compagno con la figlia mentre lei giurava,: quelle immagini mi hanno fatto tenerezza”.
“Io quindi non so che cosa ci aspetterà il futuro, che cosa sarà in grado di fare – ha aggiunto sempre su Meloni – . Ho altre idee sui diritti, io penso che su alcune cose non c’è né destra né sinistra, perché rispettare il prossimo, la solidarietà, concedere alle donne di abortire in maniera più pacata possibile di un trauma, perché è un trauma comunque l’aborto, sono valori che non appartengono a un partito politico. Però ritengo che siamo una democrazia con tutte le possibilità di difendere i nostri diritti”.
“Però vedere queste immagini mi ha fatto tenerezza, non so come spiegare ma guardavo più a questo. Spero che io non viva quello che ho vissuto io, considerati gli attacchi che ha subìto negli ultimi giorni. Mi auguro per lei che sia forte, perché bisogna essere forti, poi si può affrontare qualsiasi cosa. È dura però è bello, io alla fine oggi mi dico: è stato duro però è la mia vita. Si sbaglia, si riprende”.
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