“Organizzeremo un concerto gratuito per chi non è potuto venire ieri (al Water World Water Festival, che si è svolto in Costa Smeralda il 25 luglio, ndr) e una raccolta fondi su Internet per aiutare gli agricoltori e allevatori sardi”. Il rapper Salmo lo aveva promesso e lo ha fatto a Olbia, la sua città natale, dove una folla di persone si sono assembrate nei pressi del porto, ai piedi della ruota panoramica.

Le immagini di quel maxi assembramento hanno fatto il giro del web provocando le reazioni di tanti, soprattutto colleghi del mondo dello spettacolo, arrabbiati per il mancato rispetto delle norme anti-covid e del rischio di contagi che questo ha comportato. La Sardegna è infatti una delle regioni osservate speciali per numero di contagi e ospedalizzazioni.

Salmo era armato di buone intenzioni: con il concerto gratuito voleva promuovere una raccolta fondi per aiutare gli agricoltori sardi che nelle ultime settimane sono state vittime degli incendi che hanno distrutto campi e bestiame e con essi la loro vita. Non c’era nessuna organizzazione ufficiale ma il tam tam suoi social ha radunato centinaia di persone sotto il palco.

Ma da quanto riportato da Repubblica, quel concerto è stata anche l’occasione per lanciare un altro messaggio: “Io stamattina non sapevo che fare e ho scritto una lettera allo Stato italiano”, ha detto l’artista iniziando lo show, durato una quarantina di minuti. “Caro signor Stato – era il testo della lettera – vorrei ricordarle che quasi tutti i settori lavorativi in Italia sono ripartiti. L’unico settore dimenticato da Dio e dallo Stato è quello dell’arte e dello spettacolo. Non possiamo fare i concerti. Ci hanno detto di fare i live con poche persone, tutti distanziati e seduti. Signor Stato noi vogliamo alzarci e saltare. La musica, la cultura e l’arte sono importanti quanto lo sport”.

E ancora: “Caro signor Stato, la musica, la cultura e l’arte in Italia sono importanti tanto quanto lo sport, ma nel resto del mondo fanno concerti con 100mila persone e noi no. Sono tutti vaccinati, mi dirai tu, e c’hai ragione. Ma come facciamo a far capire che l’unico modo per tornare alla normalità è vaccinarsi?”. Ha successivamente detto: “Abbiamo paura che nel vaccino ci siano dei microchip per controllarci, ma in realtà siamo già controllati: dai cellulari, per esempio”.

“Abbiamo paura che nel vaccino ci sia veleno per topi – ha aggiunto – però ogni fine settimana ci beviamo anche l’acqua delle mozzarelle e ci buttiamo in corpo sostanze che boh, chi lo sa! Signor Stato, pare che in questo Paese l’unico modo per tornare alla normalità sia festeggiare la nazionale di calcio, giusto? Allora ok, noi ci siamo, facciamoci questa fottutissima partita da 90 minuti”.

I video e le immagini del maxi assembramento hanno fatto scoppiare la tempesta di critiche. Durissima la reazione di Fedez: “Sfruttare la nostra condizione di privilegio, aggirare le regole per soddisfare capricci personali. Questo non aiuta nessuno. Avete sputato in faccia a migliaia di onesti lavoratori dello spettacolo che quest’anno cercano di tirare avanti con immensi sacrifici rispettando le regole per andare alla pari con i conti (quando va bene)”, ha risposto al collega.

Non si è fatta attendere la risposta di Salmo: “Potevo andare a farmi la vacanza come Fedez invece sono sceso per strada e ho detto la mia. Se avessi voluto seguire le regole non avrei fatto l’artista!”. E ancora: “Ieri non c’è stata nessuna raccolta fondi. ho messo i soldi di tasca mia per aiutare la Sardegna. Ad agosto il centro di Olbia è sempre affollato. Esattamente come le spiagge. Gli assembramenti creati dalla finale degli Europei andavano bene, il mio concerto gratuito no. Ora avete una persona con cui prendervela, non definitevi artisti se poi non avete le palle di infrangere le regole”.

Alessandra Amoroso chiede spiegazioni: “Se la tua serata aveva l’intento di una raccolta fondi (giustamente per la tua Regione) e per dare voce anche al nostro settore, ci tengo a dirti che qualcosa è andato davvero storto. Nel rispetto di tante persone, credo sia opportuna una tua spiegazione”.

Tra gli artisti c’è anche chi ha difeso Salmo come il rapper Lazza: “tanto rispetto per aver fatto quello che avremmo dovuto fare tutti”. E che ricorda a tutti gli assembramenti visti in occasione della vittoria contro l’Inghilterra: “Quando l’Italia ha vinto l’Europeo non si poteva dare la colpa a nessuno. Ora che invece qualcuno del nostro settore ci ha messo la faccia probabilmente gli romperanno il culo”.

Dello stesso avviso è Shade, che su Twitter si domanda: “Ma chi si indigna per l’assembramento di Olbia si è perso quello per lo scudetto dell’Inter o per la vittoria dell’Europeo? Lo spirito patriottico protegge dal Covid? O forse in quel caso faceva più figo mettere la foto di Chiellini?”.

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Giornalista professionista e videomaker, ha iniziato nel 2006 a scrivere su varie testate nazionali e locali occupandosi di cronaca, cultura e tecnologia. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Orgogliosamente napoletana, si occupa per lo più video e videoreportage. È autrice anche di documentari tra cui “Lo Sfizzicariello – storie di riscatto dal disagio mentale”, menzione speciale al Napoli Film Festival.