Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella presterà il suo giuramento per il secondo mandato da Capo dello Stato oggi pomeriggio, giovedì 3 febbraio, alla Camera dei deputati. Nessun accordo su un nuovo profilo, partiti sfondati, “peones” esultanti: e Mattarella ha accolto l’invito, con spirito di servizio, dei capigruppo in Parlamento a impegnarsi per un nuovo settennato.

Sconfitta della politica o dei leader dei partiti, comunque sia è la seconda volta consecutiva che un Capo dello Stato uscente viene confermato. I discorsi su presidenzialismo o semipresidenziali o su una nuova riforma dell’elezione sono ben avviati ormai. Giorgio Napolitano nel 2013 accettò un impegno a tempo, due anni. Mattarella al momento non ha posto condizioni simili. È però oggi pomeriggio che alle Camere riunite in seduta comune rivolgerà il suo discorso dopo le poche parole di sabato scorso dopo l’elezione.

Il giuramento avverrà davanti al Parlamento in seduta comune con la presenza dei delegati regionali che hanno partecipato al voto: quindi l’Assemblea riunita, a differenza di quanto successo durante le elezioni, quando l’accesso era stato limitato e scaglionato per via dell’emergenza covid. Alle 15:10 il Segretario generale della Camera dei deputati Fabrizio Castaldi andrà al Quirinale a prendere Mattarella. Il viaggio su un’auto scortata dai Carabinieri in motocicletta. Suonerà la campana di Montecitorio in quei momenti. Ad accogliere il Capo dello Stato i Presidenti della Camera Roberto Fico e del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. Fine dei rintocchi: reparto dei carabinieri in grande uniforme schierato nell’atrio e saluto dei componenti del Consiglio di Presidenza del Senato e dell’Ufficio di Presidenza della Camera.

Alle 15:30 Mattarella, accompagnato dai Presidenti delle Camere e dai rispettivi Segretari generali, raggiungerà l’Aula e salirà sul banco della presidenza. Fico dichiarerà aperta la seduta comune e inviterà Mattarella a prestare giuramento a norma dell’articolo 91 della Costituzione. L’avvenuto giuramento sarà salutato dal suono delle campane di Montecitorio e da 21 salve di artiglierà esplose dal Gianicolo.

Il discorso si terrà dopo il giuramento e dovrebbe durare una ventina di minuti al massimo, meno tempo rispetto al solito per via dell’emergenza covid. Alla fine un Segretario di presidenza darà lettura del processo verbale e il Presidente Fico dichiarerà chiusa la seduta. Alla Galleria Mattarella sarà accolto dal Presidente del Consiglio Mario Draghi – il suo ruolo fondamentale nella conferma al Quirinale, dopo che un anno fa era stato chiamato proprio da Mattarella per formare un governo di “unità nazionale”. Un reparto di corazzieri in uniforme di gran gala renderà gli onori a Mattarella nell’atrio di Montecitorio.

Il Capo dello Stato sarà accolto in piazza dalla banda che suonerà l’Inno di Mameli e passerà in rassegna il reparto d’onore schierato. Intorno alle 16:30 il Presidente della Repubblica si recherà all’Altare della Patria a deporre una corona al milite ignoto. Poi il saluto con il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il viaggio in Quirinale sulla storica Lancia Flaminia presidenziale scortato dai corazzieri dove riceverà gli onori militari nel Cortile d’onore. Alle 17:00 davanti alle più alte cariche dello Stato e ai delegati regionali, 160 in tutto, saluterà i suoi ospiti nel salone dei Corazzieri.

Il discorso di Mattarella

Quello del Capo dello Stato sarà un discorso incentrato sul richiamo alla partecipazione, “coerente con l’idea di Stato-comunità su cui si è speso molto nel primo settennato” secondo il quirinalista de Il Corriere della Sera Marzio Breda. Non dovrebbe esserci alcuna denuncia o ultimatum ai partiti come nelle parole di Giorgio Napolitano alla ri-elezione, che fu durissimo. Nessun “j’accuse”.

La pandemia, la ripartenza con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), l’ancoraggio dell’Italia all’Europa, le tensioni Ucraina-Russia, la democrazia e il parlamentarismo. E nessuna pretesa di riforma da varare. Non emerge dai retroscena della vigilia alcun riferimento alla Giustizia: il Presidente della Repubblica presiede il Consiglio Superiore della Magistratura. E il caos della magistratura esploso negli anni è stato trattato con una certa distanza da Mattarella. Sarebbe male. È qui che il Presidente della Repubblica potrebbe far compiere il cambio di passo alla sua presidenza. E al Paese.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.