"Come Comune puntiamo molto sulle attività educative"
Il sindaco Manfredi nel carcere di Poggioreale con i rapper Paky e Geolier: “Ci prenderemo cura di voi cittadini”
Promessa mantenuta. Il sindaco Gaetano Manfredi ha visitato il carcere di Poggioreale. Lo aveva anticipato ad aprile scorso il garante dei detenuti comunale Pietro Ioia, in occasione della conferma della sua nomina, e il primo cittadino è stato di parola raccogliendo l’invito del garante regionale Samuele Ciambriello in occasione della “Festa della musica” che ha visto l’esibizione dei rapper Paky e Geolier nella casa circondariale partenopea.
“Siete cittadini di Napoli come tutti gli altri e intendiamo prenderci cura di voi – ha detto Manfredi ai detenuti -. Conosciamo i problemi di una struttura come questa e solleciteremo per quanto di nostra competenza una soluzione al sovraffollamento. Come Comune puntiamo molto sulle attività educative: ci stiamo adoperando per poter utilizzare i detenuti preventivamente formati in lavori di pubblica utilità che consenta loro di reinserirsi nella società. Portare la musica in carcere – ha aggiunto il sindaco- significa credere nel valore della cultura come prima risposta ai bisogni di chi soffre e chiede di ritrovare dignità”.
Promossa dal garante campano Ciambriello, e patrocinata dal Comune di Napoli, l’iniziativa ha avuto lo scopo di creare un momento di incontro tra il mondo di dentro e quello di fuori, attraverso la musica. È stato solo il primo di una serie di appuntamenti che avranno luogo in diversi Istituti di penali della Campania.
L’evento di oggi è stato introdotto dal direttore della Casa circondariale di Poggioreale, Carlo Berdini, che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa e i problemi di sovraffollamento e strutturali di cui soffre Poggioreale. Ha poi preso la parola Ciambriello che ha sollecitato un maggiore impegno istituzionale perché “il carcere non continui ad essere il cimitero di viventi, così come è adesso. Sembra difficile far coesistere musica e carcere – ha dichiarato il Garante Ciambriello -. Ho promosso un’ora d’aria colorata nel carcere, un luogo senza tempo. La musica agisce sugli stati d’animo più profondi, sulle emozioni. É nutrimento della mente e dello spirito”.
Manfredi ha poi aggiunto: “Ho accettato volentieri l’invito dell’amico Samuele, con il quale ho collaborato anni fa, quando ero rettore dell’Università Federico II, per aprire il Polo Universitario nel carcere di Secondigliano – ha ricordato Manfredi – Il sindaco della città è qui per dire ai reclusi che la città è pronta a dare una mano a chi vuole ripartire, riscattarsi”.
Presenti all’incontro, oltre al garante metropolitano Pietro Ioia, anche l’assessora alle Politiche giovanili e del Lavoro del Comune di Napoli, Chiara Marciani e il delegato per la Cultura e gli eventi musicali a Napoli, Ferdinando Tozzi.
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