Italia Viva promette fedeltà al governo. Il movimento di Matteo Renzi ha annunciato infatti che voterà lealmente la fiducia al testo proposto dal guardasigilli Alfonso Bonafede sulle intercettazioni, già approvato dal Consiglio dei ministri.

LA POSIZIONE DEI RENZIANI – L’ok è arrivato dal presidente senatori di Italia, Viva Davide Faraone, che ha chiarito la posizione del movimento in un tweet: “A scanso di equivoci. Noi votiamo la fiducia su dl Intercettazioni come chiesto dal governo. Per cambiarlo serve il consenso di tutti. Chi forza a colpi di emendamento spacca la maggioranza. Sì fiducia, no provocazioni”.

Proprio sulle modifiche i renziani fanno muro: l’accordo è infatti legato al ‘no’ secco al voto su emendamenti non condivisi con il resto della coalizione: chi provasse a forzare la situazione sarebbe quindi ritenuto responsabile della rottura della maggioranza. “Ci auguriamo che prevalgano saggezza e unità”, si legge in una nota della stessa Italia Viva.

IL PROBLEMA CON L’EMENDAMENTO GRASSO – Il decreto intercettazioni è in Aula al Senato questo pomeriggio e in commissione Giustizia ci sono state scintille tra le fila della maggioranza per l’emendamento a firma di Pietro Grasso sull’utilizzo delle intercettazioni per le indagini su reati diversi da quelli per cui esse era stato effettuato, emendamento in realtà già modificato dallo stesso ex presidente del Senato e che mira a recepire una sentenza interpretativa della Cassazione.

Anche per questo l’esame del dl Intercettazioni nell’Aula del Senato è slittato alle 18:30 per consentire l’ulteriore esame del testo in commissione, dove “la maggioranza non si è ancora chiarita su alcuni emendamenti, chiedendo accantonamenti”, ha spiegato il presidente della commissione Giustizia di Palazzo Madama Danilo Ostellari.

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