Democristianissimamente Orfini. Non fa mai una piega l’eterno Giovane Turco Matteo Orfini. Guarda impassibile la guerra civile dentro i Cinque stelle e dice che è un affare interno loro. Aspetta di vedere come va a finire.

Cosa avete intenzione di fare di fronte al terremoto nei Cinque stelle?
Stiamo tentando di cambiare legge elettorale per andare a votare con il proporzionale, ciò consentirebbe a tutti i partiti di concentrarsi sul proprio progetto e sulla propria proprosta politica. E di non inseguire l’ossessione delle alleanze.

Letta tace, voi del Pd avete intenzione di far tutti come lui che non dice una parola su cosa sta accadendo ai 5 stelle?
Quello che accade nei 5 stelle è un tema che riguarda riguarda i 5 stelle.

Non riguarderà pure voi che l’avete scelti come alleati?
È una vicenda interna a un partito, non è che i 5 stelle entrano nelle nostre questioni interne.

Mi risponde che è un affare interno loro?
Beh, che è un affare del Pd?

Sarà anche un affare vostro visto che è un’alleanza.
Le ho già detto che vogliamo la proporzionale infatti che non preveda alleanze per andare al voto.

Ma è successo un fatto politico clamoroso e voi tacete?
È una vicenda giudiziaria che pone un problema politico a loro che affronteranno e risolveranno loro. Loro non entrano nelle vicende interne del Pd e noi non entriamo nelle loro. Non ci possiamo mettere nella discussione di un altro partito. Discuteranno e, quando l’avranno risolta, noi parleremo con chi ci sarà.

Siete appena usciti da complicate trattative per l’elezione del presidente della Repubblica, avete trattato con Conte?
Abbiamo trattato con quello che era ed è il leader dei Cinque stelle. Poi si è aperta una questione per effetto di un evento esterno ai Cinque stelle, quando l’avranno sbrogliata prenderemo atto delle loro decisioni.

Non è arrivato clamorosamente il momento di un’autocritica interna al Pd che metta in discussione il rapporto con i 5 stelle? Qualcuno nel Pd la sta facendo? Lei ha intenzione di promuoverla? Non lo vuole fare ora o le va bene continuare così?
Non devo fare autocritica io che ho sempre criticata pubblicamente quella linea, ma mi pare un problema risolto.

Risolto dal Tribunale di Napoli.
Ma no! Risolto dai fatti precedenti. Il tema di Conte punto di riferimento di tutti i progressisti è un tema superato già dal momento in cui è nato il governo Draghi. È una discussione di un anno fa. Oggi il Pd è la forza del centrosinistra più forte e quindi esprime oggettivamente una leadership del centro sinistra. In più noi siamo per il proporzionale che non preveda coalizioni, con i 5 stelle dialoghiamo come dialoghiamo con Italia Viva, con Leu, con Calenda, con tutte le forze del centrosinistra.

Le giro una domanda di Biagio de Giovanni: non era facile prevederla questa dissoluzione nel nulla di ciò che come nulla era nato?
Tempo fa c’era l’ossessione del rapporto coi 5 stelle e ora in alcuni vedo l’ossessione della rottura di quel rapporto. I Cinque stelle stanno attraversando un momento complicato che devono risolvere. Della loro leadership non decido né io, né de Giovanni né Letta.

Finché la legge non cambia cosa fate, ve li tenete?
Intanto lavoriamo per cambiarla e siamo d’accordissimo con loro, su questo son d’accordo pure io che con loro sono stato sempre molto poco d’accordo.

Quindi lei Letta non lo molla, non dice: Letta ora basta, svegliati.
In base a cosa? Da quando c’è Letta il Pd è tornato ad essere il primo partito del centrosinistra, ha ripreso una iniziativa autonoma. Ha anche molto allentato con loro, era la linea di Zingaretti semmai quella del rapporto stretto con i Cinque stelle, non la linea di Letta. “Conte punto di riferimento di tutti i progressisti” non è una frase di Letta. Letta ha rimesso al centro il Pd e ha lavorato al rilancio del Partito democratico. I Cinque stelle attraversano una crisi, quando avranno definito una leadership noi parleremo con quella leadership. C’è stato un avvenimento giudiziario. Ed è una vicenda abbastanza grottesca che la magistratura entri così. Quel che è successo è semmai la dimostrazione che serve una legge sull’attuazione dell’art 49 della costituzione, una leggi sui partiti che eviti fenomeni e interferenze di questa natura. Dopodiché si interloquisce, per interloquire serve un interlocutore, quando i Cinque stelle avranno scelto, noi con quello parleremo. Per ora parliamo con i gruppi parlmentari.

Lei quindi non è minimamente critico con la scelta di Letta di assistere sott’acqua a quel che accade nei 5 stelle senza aprire bocca, muto?
Politicamente è l’unica cosa normale che si può fare.