L’allarme lanciato dal presidente francese Emmanuel Macron dopo la conversione telefonica avuta con Vladimir Putin, con quest’ultimo che gli aveva comunicato che in Ucraina “il peggio deve ancora venire” e che il suo scopo “è di prendere il controllo dell’intero Paese”, viene ‘amplificato’ dalle parole dello Zar del Cremlino in un nuovo discorso alla nazione.

Ricorrendo nuovamente alla propaganda che il mondo ha imparato a conoscere in questi giorni, Putin ha rimarcato per l’ennesima volta che non ha alcuna intenzione di tornare indietro rispetto alle sue dichiarazioni che “russi e ucraini sono un unico popolo”.

Secondo il numero uno del Cremlino infatti la popolazione ucraina starebbe subendo  un “lavaggio del cervello” da parte del governo di Kiev guidato da Volodymyr Zelensky e da “neonazisti ucraini” che impediscono ai militari russi di fornire “corridoi sicuri per i civili”, trattando i cittadini “come scudi umani.

Putin ha aggiunto inoltre che “migliaia di stranieri sono tenuti in ostaggio in Ucraina”, “l’anti Russia” creata dall’Occidente che Mosca distruggerà. Il presidente russo ha rivendicato come “l’operazione speciale”, il nome con cui Putin ha sempre chiamato l’invasione delle sue truppe in Ucraina, “è condotta in accordo con i nostri programmi. Stiamo raggiungendo gli obiettivi e avendo successo”.

Il suo discorso trasmesso sulla tv di Stato si è quindi concluso con la proposta di onorare la memoria di coloro che sono morti in guerra con un minuto di silenzio, con la trasmissione interrotta e la riunione del Consiglio di sicurezza proseguita a porte chiuse. Lo Zar aveva infatti definito i soldati gli ufficiali russi che combattono in Donbass “eroi”.

Le parole di Zelensky

Prima dell’intervento in tv di Putin era stato il presidente ucraino a lanciare l’allarme sull’evoluzione del conflitto in corso, mentre in Bielorussia, nella foresta di Belovezhskaya Pushcha, è in corso il secondo round dei negoziati.

Per il presidente Zelensky dopo l’Ucraina nel mirino della Russia finirebbero “Lettonia, Lituania ed Estonia”. “Se Kiev dovesse cadere, la Russia si prenderà i Paesi Baltici e l’Europa orientale: ricordate questo momento“, ha detto il numero uno di Kiev alla Cnn. A sorpresa era arrivato anche un appello al rivale Putin, un invito al dialogo: “Vieni e parliamone, è necessario per fermare la guerra”, ha detto il leader ucraino. “L’obiettivo della Russia è di vederci in ginocchio”, ma in realtà “ha paura della nostra unità”.

Poi l’accusa nei confronti dell’esercito russo di aver portato con sé “un forno crematorio” per bruciare i corpi dei soldati e “non doverli mostrare alle loro madri”. “I soldati russi stanno morendo e nessuno conta i corpi”, ha detto in conferenza stampa Kiev, accusando Mosca di voler nascondere il numero dei morti fra i militari perché il popolo russo ignori il vero costo de conflitto.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.