A una settimana dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, oggi, 3 marzo, è in corso il secondo round dei negoziati-farsa tra i Paesi guidati da Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky nella foresta di Bialowieza, in territorio bielorusso ma al confine con la Polonia. Farsa perché stando alle dichiarazioni del leader russo appare assai improbabile giungere a una soluzione. Intanto proseguono bombardamenti mentre il Pentagono (il dipartimento della Difesa Usa) fa sapere che il convoglio di mezzi militari dell’Esercito russo lungo oltre 60 chilometri e diretto verso la capitale ucraina non avrebbe compiuto alcun progresso significativo nell’arco delle ultime 48 ore. S troverebbe adesso a circa 25 km da Kiev rallentato da guasti meccanici e dalla resistenza ucraina.

Intanto si continua a morire, soprattutto tra i civili, dopo l’ennesima giornata di bombardamenti e attacchi missilistici, con le truppe russe che hanno provato ad avanzare anche via terra incontrando la strenua resistenza dell’esercito ucraino. Al momento sarebbero circa un milione le persone sfollate. Le vittime civili, secondo l’Onu, sono almeno 752 al primo marzo scorso (227 morti e 525 feriti): numero lievitato negli ultimi due giorni. Nell’esercito russo, così come confermato da Mosca, i soldati uccisi sono almeno 498. Un dato che non coincide con quello comunicato dall’Ucraina, secondo cui dall’inizio della guerra sarebbero 9mila i militari russi morti. Ignoto il dato sulle perdite tra le truppe ucraine. Dati, purtroppo, decisamente al ribasso.

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23:40 – ONU: VITTIME CIVILI 249, NO 2MILA – Secondo i dati Onu i civili morti dall’invasione russa in Ucraina (24 febbraio) sarebbero stati a ieri (2 marzo ) 249, non duemila, come riportato da fonti di Kiev. Il portavoce dell’Onu Stephane Dujarric ha oggi drasticamente ridimensionato il bilancio delle vittime. Oltre ai 249 civili uccisi, altre 553 persone sono rimaste ferite. Le cifre sono state raccolte dall’Ufficio Onu per i Diritti Umani in Ucraina. “La gente parla di ‘nebbia della guerra’ (fog of war)”, ha commentato il portavoce a proposito della discrepanza: “Posso solo riportarvi i dati che i nostri colleghi sul posto ritengono di aver verificato e ricontrollato usando tutte le giuste fonti. Posso solo dare dati Onu, altri possono avere numeri diversi”.

21:40- DI MAIO: LAVORIAMO CON UE PER PORTARE PUTIN AL TAVOLO- “Stiamo lavorando con all’Ue e G7 e insieme agli alleati Nato per portare Putin al tavolo seriamente”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a Piazzapulita, ricordando che domani ci saranno le riunioni ministeriali dei tre formati. “Noi non siamo in guerra. Sosteniamo le istituzioni ucraine e il popolo ucraino che ha il diritto di difendersi” ha poi sottolineato, “anche sostenendo militarmente gli ucraini che sono cittadini europei che stanno difendendo le democrazie europee”.  Rispondendo a una domanda sull’accostamento del presidente russo Putin a un ‘animale’, Di Maio ha dichiarato: “Io non voglio rivolgere offese personali a nessuno però ribadisco che la guerra di Putin in Ucraina è atroce e va fermata portando al tavolo le parti”.

21:03 – SIRENE SUONANO DI NUOVO A KIEV- In questi minuti stanno di nuovo suonando le sirene a Kiev, secondo quanto riferito dai media locali.

20:30 – CASA BIANCA: PUTIN VUOLE KIEV, NO INCONTRO CON BIDEN – La Casa Bianca esclude qualsiasi incontro nell’immediato tra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il presidente russo Vladimir Putin: lo ha dichiarato la portavoce Jen Psaki. “Ora non è il momento, il Presidente è stato molto chiaro su questo punto. Non rinunceremo alla diplomazia ma adesso non è il momento”, anche perché “l’aspirazione della Russia” rimane quella di conquistare Kiev ha concluso Psaki,

20:28 – USA: NUOVE SANZIONI A OLIGARCHI E PORTAVOCE PUTIN –  Gli Stati Uniti hanno annunciato nuove sanzioni contro il portavoce di Vladimir Putin, Dmitri Peskov, un gruppo di oligarchi, tra cui il presunto prestanome del presidente russo, Alisher Usmanov e le loro famiglie. Il Dipartimento di Stato americano ha inoltre vietato a 19 oligarchi russi e ai loro parenti di entrare negli USa, mentre il Tesoro ha bloccato i possibili beni sotto la giurisdizione statunitense di sette organizzazioni russe e 26 individui che promuovevano la “disinformazione” sulla guerra in Ucraina. Tra gli oligarchi sanzionati, Igor Shuvalov, Nikolay Tokarev, Boris Rotenberg, Arkady Rotenberg, Sergey Chemezov, e Yevgeny Prigozhin.

20:22 – Il dramma dei bambini in Ucraina, vittime innocenti della guerra e nati nei bunker sotto le bombe

19:05 – ACCORDO SU TERZO ROUND COLLOQUI – Secondo quanto riporta il quotidiano inglese Guardian, che cita uno dei negoziatori ucraini presenti oggi al vertice nella foresta di Belovezhskaya Pushcha in Bielorussia, Ucraina e Russia hanno concordato di tenere presto un terzo round di colloqui

18:45 – RAGGIUNTA INTESA SU CESSATE IL FUOCO –  Russia e Ucraina hanno raggiunto l’intesa per un cessate il fuoco temporaneo per consentire la creazione di corridoi umanitari. La notizia è stata riferita dal consigliere del presidente ucraino Mykhailo Podolyak, citato dall’agenzia Tass. L’intesa è stata confermata anche dal capo negoziatore russo Vladimir Medinsky.

Secondo quanto riferisce l’agenzia russa Ria Novosti, Kiev e Mosca hanno trovato l’accordo per organizzare canali di comunicazione speciali durante l’evacuazione dei civili e per la consegna di cibo.

Diversa invece l’analisi sul risultato di questo secondo round di negoziati: per Kiev, a parte la tregua umanitaria, non sono stati raggiunti i risultati sperati; da parte russa invece si fa sapere che sono stati registrati “progressi significativi”.

18:30 – LE PAROLE DEL LEADER RUSSO – La propaganda di Putin in tv: “Ucraini hanno subito lavaggio del cervello, nazisti li usano come scudi umani”

18:05 – PUTIN: “UCRAINA SIAMO NOI, DISTRUGGEREMO ANTI-RUSSIA CREATA DA OCCIDENTE  – Parole durissime di Vladimir Putin durante una riunione del Consiglio di sicurezza: “Non rinuncerò mai alla convinzione che russi e ucraini sono un unico popolo” aggiungendo che distruggerà “l’anti Russia” creata dall’Occidente. I “nazionalisti ed i mercenari stranieri” presenti in Ucraina, compresi quelli provenienti dal Medio Oriente, usano i civili come scudi umani. Il leader russo ha poi aggiunto che i nazionalisti avrebbero preso in ostaggio anche migliaia di studenti. “L’operazione speciale” in Ucraina “è condotta in accordo con i nostri programmi. Stiamo raggiungendo gli obiettivi e avendo successo”.

17:16 – ZELENSKY: “DOPO UCRAINA, PUTIN VUOLE PAESI BALTICI: VEDIAMOCI DA VICINO” – Dopo l’Ucraina nel mirino della Russia finirebbero “Lettonia, Lituania ed Estonia”. È quanto dichiara il presidente Volodymyr Zelensky. “Se Kiev dovesse cadere, la Russia si prenderà i Paesi Baltici e l’Europa orientale: ricordate questo momento“. Poi lancia un appello a Vladimir Putin, un invito al dialogo: “Vieni e parliamone, è necessario per fermare la guerra”, ha detto il leader ucraino intervistato dai media statunitensi, “ma non a 30 metri di distanza”. “Non mordo, di cosa hai paura?”, ha detto Zelensky per poi aggiungere: “L’obiettivo della Russia è di vederci in ginocchio”, ma in realtà “ha paura della nostra unità”.

Poi accusa l’esercito russo di aver portato con sé “un forno crematorio” per bruciare i corpi dei soldati e “non doverli mostrare alle loro madri”. “I soldati russi stanno morendo e nessuno conta i corpi”, ha detto in conferenza stampa Kiev, accusando Mosca di voler nascondere il numero dei morti fra i militari perché il popolo russo ignori il vero costo de conflitto.

17:10 – “Cina sapeva dell’attacco russo in Ucraina, chiese di aspettare la fine delle Olimpiadi”, l’accusa dell’intelligence americana

17:02 – NEGOZIATI, KULEBA: “NON FAREMO CONCESSIONI TERRITORIALI” – L’Ucraina non “farà concessioni territoriali”. È quanto precisa Dmitry Kuleba, ministro degli Esteri ucraino, mentre sono in corso i negoziati tra le due delegazioni in Bielorussia. “È preso per dire cosa verrà fuori dall’incontro considerata la posizione dei russi. Mi auguro che i nostri negoziatori abbiamo successo, noi -ribadisce -non faremo concessioni sulle questioni di principio, come l’integrità territoriale dell’Ucraina”. Lo stesso Kuleba, secondo quanto riferisce il quotidiano di Kyiv Independent, si scaglia contro l’omologo russo Sergei Lavrov che accusa Kiev di proteggere “processioni naziste con le torce”. “Non sono le torce, ma i tank russi che bruciano in Ucraina”, ha replicato il ministro degli Esteri ucraino.

16:40 – “In Ucraina il peggio deve ancora venire”, l’allarme di Macron dopo la telefonata con Putin

16:15 – Stop gasdotto Yamal – Interrotti i flussi di gas russo che attraverso il gasdotto Yamal, che passa per Germania e Polonia, arrivano in Europa. A riportarlo diversi media internazionali che citano la società tedesca Gascade. Yamal è uno dei tre gasdotti che la società russa monopolista Gazprom utilizza per convogliare il gas naturale verso l’Europa. Tramite questo collegamento passa circa il 10% delle fornitura totali in arrivo dalla Russia.

15:55 – VIA SECONDO ROUND NEGOZIATI – Le delegazioni di Russia e Ucraina hanno iniziato i tentativi di negoziato in una località segreta nella foresta di Belovezhskaya Pushcha, in Bierlorussia.

15:30 – BOMBE SU SCUOLE A CHERNIHIV, ALMENO 9 MORTI – Un violento bombardamento russo ha colpito Chernihiv, a nord di Kiev. Il governatore della Regione ha comunicato che a finire nel mirino dei missili di Mosca sono state due scuole e diversi edifici privati, con un primo bilancio di almeno 9 vittime. Secondo il Kyiv Independent nella zona c’erano solo scuole, asili nido e un ospedale: nessun obiettivo militare.

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15:10 – MACRON: “PEGGIO DEVE ANCORA VENIRE, PUTIN VUOLE TUTTA UCRAINA” – “Il peggio deve ancora venire” perché l’obiettivo di Putin è di “prendere il controllo di tutta l’Ucraina”. È quanto riferisce l’Eliseo dopo la telefonata, durata circa 90 minuti, tra il presidente della Francia Emmanuel Macron e il leder della Russia, protagonista dell’invasione ucraina avvenuta una settimana fa.

14:15AFFONDA NAVE ESTONE A LARGO DI ODESSA: “MISSILI RUSSI” – Cargo Estone affondato – La Reuters riporta che un cargo estone è affondato vicino alle coste del Mar Nero in Ucraina, nei pressi di Odessa, dopo un’esplosione provocata da una mina. Secondo fonti del governo di Kiev, sarebbe stata colpita invece da missili russi. Quattro membri dell’equipaggio della nave Helt (che batteva bandiera di Panama) sono ancora dispersi in seguito all’incidente. Altre due persone sarebbero su una scialuppa in attesa dei soccorsi in mare nei pressi di Odessa, secondo quanto riferito dal direttore gestionale dell’Agenzia di navigazione estone Vista.

Nelle acque del Mar Nero, “è stato registrato il movimento di un distaccamento da sbarco della flotta del Mar Nero russa, un distaccamento composto da quattro grandi navi da sbarco accompagnate da tre navi missilistiche, che si muovono in direzione di Odessa”: lo riferiscono fonti ucraine.

14:26 – PUTIN A MACRON: “NOSTRI OBIETTIVI LI RAGGUNGEREMO A PRESCINDERE DA NEGOZIATI” – È un Vladimir Putin determinato più che mai quello che, a telefono con il presidente francese Emmanuel Macron, ha ribadito che “gli obiettivi dell’operazione in Ucraina saranno raggiunti in ogni caso”. Nel corso della telefonata durata circa 90 minuti, il leader russo – così come ricostruisce l’agenzia stampa russa Ria Novosti – ha ribadito le proprie condizioni anche nel corso dei negoziati che inizieranno a breve in Bierloussia. “I tentativi di guadagnare tempo, tergiversando con i negoziati, porteranno solamente al fatto che nella nostra posizione negoziale compariranno ulteriori richieste nei confronti di Kiev” avrebbe ribadito Putin a Macron. La Russia pretende la demilitarizzazione e lo status di neutralità dell’Ucraina a prescindere dalla momentanea tregua e dalla creazione di corridoi umanitari.

14:04- NEGOZIATI: TREGUA, CORRIDOI UMANITARI E NEUTRALITA’ UCRAINA – Oltre alla richiesta di tregua e alla creazione di corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili, altri temi al centro dell’incontro saranno la demilitarizzazione e lo status di neutralità dell’Ucraina, in modo che la minaccia alla Russia non possa arrivare da quel territorio. Lo fa sapere il Cremlino prima dell’inizio dell’incontro in programma nei pressi di Brest, al confine tra Bielorussia e Polonia. Incontro che dovrebbe iniziare entro le ore 15 italiane.

13:55 – L’inviata Rai Battistini fermata in diretta dai militari: “Kalashnikov puntato a 2 centimetri dalla testa”

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13:33 – NEGOZIATI, CORRIDOI UMANITARI TEMA CENTRALE – A prescindere da eventuali accordi a Brest, in Bielorussia, Russia e Ucraina affronteranno la questione dei corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili. La Russia aveva parlato di una pausa e della disponibilita’ a corridoi umanitari. Lo hanno detto membri della delegazione ucraina citati dalla Tass. Secondo David Arakhamia, della delegazione ucraina, i negoziati dovrebbero cominciare entro le 15 (ora italiana).

13:15 – MACRON CHIAMA PUTIN E ZELENSKY – Un colloqui telefonico di 90 minuti tra il presidente francese Emmanuel Macron e quello russo Vladimir Putin. Dall’inizio del conflitto in Ucraina, è la terza volta che i due leader si sentono. Macron ha poi telefonato al presidente ucrani Zelensky. Non sono ancora stati resi noti i contenuti della conversazione.

12:30 – RUSSIA ANNUNCIA PAUSA DELLE OPERAZIONI MILITARI – Il ministero della Difesa russo Sergej Shoigu, citato dall’agenzia Tass, ha annunciato delle “pause” nelle operazioni dell’esercito russo  per favorire l’evacuazione di civili dall’Ucraina attraverso “corridoi umanitari”.

Sempre Shoigu, secondo Interfax, ha riferito che Mosca è “pronta a creare corridoi umanitari ovunque, in qualsiasi momento”.

Ore 11:37 – IL NOBEL MURATOV: “GUERRA NUCLEARE PERICOLO CONCRETO” – Per il Premio Nobel per la Pace 2021 Dmitry Muratov “il vero pericolo è la realtà concreta di una reazione nucleare. La paura di una risposta nucleare che è stata espressa da Putin senza ombra di dubbio. Ha detto che la risposta all’Occidente potrebbe essere qualcosa senza precedenti. Qualcosa di mai visto. Questo può essere il vero incubo. Ma io non escludo la possibilità che a un certo punto queste persone saranno tentate a premere il bottone rosso”. Il giornalista russo direttore di Novaja Gazeta, in audizione alla commissione diritti umani al Parlamento europeo, ha raccontato di aver visitato in ospedale l’ex leader dell’Unione Sovietica Mikhail Gorbaciov, che ha appena compiuto 91 anni. “C’è una vera minaccia di guerra nucleare. È stato detto anche dal ministro degli Esteri Lavrov che la terza guerra mondiale sarà una guerra nucleare e penso che si riferisca a ciò che sta già avvenendo nell’Europa centrale”.

11:35 – NEGOZIATI CONFERMATI A BREST ALLE 13 – Il capo della delegazione russa Vladimir Medinsky ha confermato che i negoziati tra Mosca e Kiev si terranno alle 15 (ora locale, le 13 in Italia) nella regione di Brest, in Bielorussia.

Una conferma importante perché secondo quanto riferito in precedenza da Yury Voskresensky, analista bielorusso vicino agli organizzatori dell’incontro, l’Ucraina avrebbe chiesto di spostare la sede del secondo round di negoziati dalla Bielorussia a uno dei Paesi vicini.

11:20 – Il piano segreto di Putin per la conquista dell’Ucraina: “Invasione decisa il 18 febbraio, Kiev doveva cadere in 15 giorni”

10:40 – LAVROV: “USA COME HITLER E NAPOLEONE” – Un Sergej Lavrov dai due volti quello intervenuto in conferenza stampa oggi sul conflitto in corso tra Russia e Ucraina. Il ministro degli Esteri di Mosca ha detto che una soluzione alla situazione in Ucraina verrà trovata, aprendo dunque a una possibile svolta sul fronte diplomatico.

Dall’altra parte Lavrov ha pesantemente criticato gli Stati Uniti di Joe Biden, che “vogliono controllare l’Europa come Hitler e Napoleone”, cercando di imporre “la loro visione del futuro del continente”. Il fedelissimo di Putin ha anche accusato l’Occidente di volere una guerra nucleare, questione che a Mosca non si pongono: “Noi non la vogliamo”, ma “se dispiegheranno armi nucleari contro di noi, affronteremo la situazione”

10:05 – MARIUPOL, SINDACO: “NON RIUSCIAMO A PRENDERE FERITI IN STRADA” – La città portuale di Mariupol, nel sud-est dell’Ucraina, è sotto assedio da giorni. Continui i bombardamenti dell’esercito russo. Da brividi il grido d’allarme lanciato dal sindaco Vadym Boichenko: “Non possiamo nemmeno prendere i feriti dalle strade, dagli appartamenti, poiché i bombardamenti non si fermano”.

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10 – “UCCISI 9MILA SOLDATI RUSSI” – Secondo l’Ucraina, dopo otto giorni di guerra sarebbero 9mila gli occupanti russi deceduti. “Per gli ucraini questa è una guerra patriottica e sappiamo come finiscono queste guerre per gli invasori” ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un ennesimo messaggio televisivo alla nazione. Rivolgendosi ai soldati russi ha aggiunto: “Vai a casa con tutto il tuo esercito – ha detto -. Dì al tuo comando che vuoi vivere, che non vuoi morire. Vivi. Ferma la guerra e ripristina la pace il prima possibile”.

9:50 – Civili uccisi, esercito russo “codardo e terrorista”. Reznikov: “Sangue e lacrime, 168 ore di resistenza”

9:20 – KHERSON NELLE MANI RUSSE – Kherson, città a sud dell’Ucraina, è nelle mani dell’esercito russo. Il ministero della Difesa ucraino è cauto e sottolinea che sebbene “alcune forze russe siano entrate nella città di Kherson”, la “situazione militare sul terreno rimane poco chiara”. La Russia invece ha comunicato di avere il pieno controllo della città portuale meridionale, mentre il sindaco di Kherson, Igor Kolykhaev, ha affermato che non ci sono forze ucraine presenti in città.

9:12 – DIFESA UCRAINA: “RUSSI UCCIDONO CIVILI, SONO CODARDI E TERRORISTI – “Stanno bombardando ospedali, uccidendo donne e bambini. Non sono più un esercito, sono comuni codardi e terroristi. Ci sono ancora molte prove da affrontare. Ci saranno sangue, lacrime, dolore. Ma ora più che mai abbiamo tutte le ragioni avere fiducia” perché “le capacità delle nostre forze armate stanno crescendo, gli aiuti stanno arrivando”. È quanto scrive sui social il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov secondo il quale “Chernihiv, Sumy, Konotop, Kharkiv, Mariupol, Kherson, Mykolayiv sono gli avamposti dell’Europa”. Per Reznikov, gli invasori, temendo la sconfitta, avrebbero cominciato a commettere crimini contro l’umanità.

“Prima che tutto questo accadesse, in pochi avrebbero immaginato che avremmo potuto resistere alla Russia per 168 ore. Per un’intera settimana. Ma è così: l’Ucraina ha respinto gli occupanti russi. Ma nessuno, lo ripeto, né la Russia né l’Occidente credeva che saremmo durati una settimana. Gli unici che lo credevano eravamo noi” ovvero la maggioranza degli ucraini.

9 – BOMBARDAMENTI SU KHARKIV – Sarebbero almeno tre le scuole colpite, oltre alla Cattedrale dell’Assunzione, dagli attacchi russi a Kharkiv, seconda città dell’Ucraina che si trova a circa 200 km dal confine russo, nella zona nord-est del Paese.

8:33 – ONU: 752 VITTIME CIVILI – Secondo l’Onu dall’inizio della guerra sarebbero almeno 752 le vittime civili. La Missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite in Ucraina ha dichiarato alla mezzanotte del 1 marzo di aver registrato 752 vittime civili in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. Lo riporta il quotidiano The Kyiv Independent. Dato approssimativo e cresciuto nelle ultime 48 ore. “L’organizzazione – secondo la BBC – ritiene comunque che il bilancio reale delle vittime sia “notevolmente più alto”, specialmente nel territorio controllato dal governo, a causa dei ritardi nelle segnalazioni. “Nei primi cinque giorni dell’invasione russa dell’Ucraina sono stati uccisi 227 civili e altri 525 civili sono rimasti feriti in tutto il Paese” specifica l’emittente britannica.

8:30 – “AVANZATA SU KIEV FERMATA DA GUASTI MECCANICI E CONGESTIONE” – Il ministero della Difesa britannico ritiene che l’avanzata russa su Kiev stia venendo ritardata da un concorso di cause tra le quali la “ferma resistenza ucraina, i guasti meccanici e la congestione” dell’enorme numero di veicoli coinvolti su una strada insufficientemente agibile. In questo modo, la colonna russa “rimane a più di 30 km dal centro della città”. Come recita l’ultimo rapporto dell’intelligence di Londra “la colonna ha fatto pochi progressi apprezzabili in oltre tre giorni”. Sul resto del territorio, “nonostante i pesanti bombardamenti russi, le città di Kharkiv, Chernihiv e Mariupol rimangono in mano ucraina. Alcune forze russe sono entrate nella città di Kherson ma la situazione militare rimane poco chiara“.

8:22 – APPELLO UCRAINA AI SOCIAL: NON DIFFONDETE NOTIZIE IN TEMPO REALE – “Facciamo appello a blogger, esperti e utenti delle comunità di Internet: le vostre informazioni operative potrebbero interessare i nemici, aiutandoli a regolare ulteriormente i prossimi bombardamenti. Fate attenzione quando diffondente informazioni sugli attacchi in tempo reale”. È quanto chiede lo Stato maggiore delle forze armate ucraine. “Il nemico è demoralizzato, continua a subire perdite” aggiunge.

8:20 – MORTI ESERCITO RUSSO: IL REPORT AL RIBASSO – “Per la prima volta – commenta l’Ucraina- i criminali di guerra russi hanno riconosciuto morti e feriti di massa dei loro stessi soldati. Un funzionario del ministero della Difesa russo ha rilasciato le proprie informazioni sulle perdite delle forze di occupazione russe in Ucraina: 498 morti e 1.597 feriti”. Numeri che sarebbe estremamente al ribasso rispetto a quelli comunicati nei giorni scorsi dall’Ucraina.

8 – NEGOZIATI, UCRAINA: ECCO POSIZIONE RUSSIA – Secondo l’Ucraina, Putin in vista del secondo round di colloqui chiede il riconoscimento della Crimea come territorio russo, il riconoscimento della repubblica popolare di Donetsk e Luhansk, nel Donbass, la demilitarizzazione e la denazificazione dell’Ucraina.

7:55 – PENTAGONO: RUSSIA GIA’ HA SCHIERATO 82% POTENZA MILITARE – Secondo il Pentagono – riporta la Cnn – durante la giornata non ci sono stati cambiamenti significativi nella guerra in Ucraina con la Russia che avrebbe già schierato l’82% delle sue forze sul territorio dell’Ucraina.

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7:40 – ESPLOSIONI A KIEV – Nella notte tra il 2 e il 3 marzo nella capitale si sono verificate diverse esplosioni (3-4 esplosioni), ma nessuna domanda da parte della popolazione è pervenuta al Servizio Statale di Emergenza.

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Informazioni operative dello Stato maggiore delle forze armate dell’Ucraina a partire dalle 06:00 del 3 marzo in merito all’invasione russa:

6:30 – BOMBARDAMENTI SU GRANDI CITTA’: IL REPORT – Stando alle informazioni operative dello Stato maggiore delle forze armate dell’Ucraina, le truppe russe, non essendo riuscite a penetrare via terra in quasi tutte le aree in cui stavano avanzando, hanno optato per tattiche di bombardamento notturno delle aree residenziali delle grandi città.

Il report ucraino dopo l’ottava notte di guerra:
▪️In direzione Volyn, il nemico continua a tenere manifestazioni lungo il confine di stato.
▪️In direzione Polissya, il nemico sta cercando di effettuare operazioni offensive nell’area degli insediamenti di Kozarovychi, Vyshhorod, Fastiv, Obukhiv. È stato notato un ulteriore dispiegamento di campi logistici sul campo nei distretti di Borodyanka, Katyuzhanka e Gavronshchyna.
▪️In direzione Seversky, gli occupanti russi, senza successo nelle città ucraine di Chernihiv, Nizhyn e Sumy, Lebedyn e Okhtyrka, cercando di evitare scontri con le Forze armate ucraine, stanno cercando di raggiungere la periferia nord di Kiev.
▪️Unità e suddivisioni nemiche erano concentrate nelle aree di Baryshevka, Nova Basan, Lyubech. Parte delle forze del BTGr del 200° Omsbr 14° AK della Flotta del Nord delle Forze Armate della Federazione Russa, che ha effettivamente perso la capacità di combattimento, si sta riorganizzando e sta cercando di attaccare in direzione di Brovary e Kiev.
▪️In direzione Slobozhansky il nemico conduce un’operazione offensiva nelle aree di Zolochiv, Kharkiv, Balakliya, cerca di continuare l’offensiva in direzione di Lozova, ha bisogno catastroficamente di reintegrare equipaggiamento e personale perduti.
▪️In direzione Donetsk, gli occupanti del 1° e 2° AK, con il supporto dell’artiglieria, continuano le loro operazioni offensive nelle aree degli insediamenti di Novy Aidar, Volnovakha e Mariupol. Il nemico non ha raggiunto l’obiettivo principale di catturare Mariupol e raggiungere il confine amministrativo delle regioni di Donetsk e Luhansk.
▪️In direzione Tavriya, il nemico non abbandona i tentativi di condurre un’operazione offensiva. Dopo il raggruppamento e l’introduzione di una parte delle riserve operative, ho concentrato gli sforzi principali nella direzione di Nikolaev – Voznesensk.
▪️Nella Zona Operativa del Mar Nero, i gruppi navali della Flotta del Mar Nero continuano a sparare sulle navi civili e a catturare i marinai.
▪️Nella Zona Operativa del Mar Nero, i gruppi navali della Flotta del Mar Nero continuano a sparare sulle navi civili e a catturare i marinai.
▪️Parte delle forze nemiche continua ad operare nelle aree degli insediamenti Energodar, Vasylivka, Tokmak, Novopetrivka. Dopo aver raggruppato e introdotto parte delle riserve operative della 205a brigata di fanteria motorizzata separata della 49a armata generale delle forze armate russe, continua l’offensiva per raggiungere la periferia di Zaporizhia e Mariupol.
▪️Per garantire un ulteriore sbarco di truppe aviotrasportate tattiche della 10a brigata speciale delle forze armate della RF nell’area dell’insediamento di Balovne, l’invasore ha fatto sbarcare una piccola squadra di sbarco, che è stata distrutta.
▪️Nel Mar Nero il movimento del distaccamento da sbarco della Flotta del Mar Nero della Federazione Russa composto da quattro grandi navi da sbarco accompagnate da tre battelli missilistici in direzione di Odessa.

Redazione

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