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La ‘soluzione’ del Brasile contro il Coronavirus: oscurati i numeri dell’epidemia
Stop alla pubblicazione dei numeri aggiornati sull’epidemia di Coronavirus, oltre alla rimozione dei dati giornalieri raccolti negli scorsi mesi. È la mossa del governo brasiliano guidato da Jair Bolsonaro, una scelta che ha raccolto in poche ore la critica delle opposizioni, che accusano il presidente di voler nascondere i dati e minimizzare la portata dell’epidemia.
Attualmente il Brasile conta 672mila casi di contagio, secondo Paese al mondo dietro gli Stati Uniti, mentre sono 35mila i decessi, terzo al mondo davanti all’Italia.
In particolare sul sito del Governo dedicato al Covid-19 verranno pubblicati solo i dati riferiti alle precedenti 24 ore, e non il dato dato complessivo dei casi e dei decessi, mentre su quello del ministero della Salute sono scomparsi i dati giornalieri raccolti nei mesi scorsi e quelli riferiti ai singoli stati. Già da alcuni giorni la pubblicazione dei dati era stata posticipata dalle cinque del pomeriggio alle dieci di sera, una mossa tesa a ‘nascondere’ i numeri negativi dell’epidemia.
La scelta è stata commentata da Bolsonaro su Twitter. Il presidente ha spiegato che la decisione “permette di seguire la realtà del paese in quel momento e definire strategie adeguate a favore della popolazione”, mentre il numero di decessi e casi totali accertati non è particolarmente rappresentativo.
1- O @minsaude adequou a divulgação dos dados sobre casos e mortes relacionados ao Covid-19.
Ao longo do enfrentamento da doença, a coleta de informações evoluiu com capacitação e serviços laboratoriais. As medidas, assim, permitem obter dados mais precisos sobre cada região.
— Jair M. Bolsonaro (@jairbolsonaro) June 6, 2020
Per il nuovo sottosegretario al ministero della Salute, Carlos Wizard, il bilancio dei decessi dovuti al Covid-19 verrà rivisto poiché i dati attuali sono “fantasiosi o manipolati”, ha spiegato al noto quotidiano brasiliano O Globo.
La gestione dell’emergenza Covid-19 in Brasile è stata ampiamente critica sia all’interno del Paese che all’estero. I dati ufficiali divulgati dal Governo, già alti, sono messi in dubbio da diversi osservatori che li ritengono parziali. Lo stesso Bolsonaro aveva definito il Coronavirus “una piccola influenza”, rifiutando di seguire le linee guida raccomandate dall’organizzazione mondiale della sanità per la prevenzione del contagio.
Nella giornata di ieri lo stesso Bolsonaro aveva minacciato di lasciare l’Oms: “Gli Stati Uniti hanno lasciato l’Oms e noi valuteremo, in futuro, se l’Organizzazione mondiale per la Sanità (Oms) ha lavorato senza pregiudizi ideologici, altrimenti anche noi saremo fuori”, aveva detto in una conferenza stampa. Da Bolsonaro l’accusa all’Oms è di “pregiudizi ideologici” nella strategia di lotta alla pandemia di Covid-19. “O l’Oms cessa davvero di essere un’organizzazione politica, partigiana, quindi, diciamo anche di partito, o valutiamo di lasciare”, ha accusato Bolsonaro.
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