Lega spaccata, Cinque Stelle compatti (o quasi)
La strada di Draghi è in salita, Casalino inguaia Conte
Nonostante le parole di Mattarella abbiano fatto eco nelle coscienze di tutti, ancora oggi, a poche ore dalla dichiarazione del Presidente della Repubblica, la bagarre non sembra attenuarsi. Italia Viva plaude al capolavoro di Renzi mentre il PD, col suo esponente Franceschini, prova a mettere ordine in un Movimento 5 Stelle senza leader e idee.
Le ultime ore hanno ufficializzato la frattura all’interno del progetto di Grillo e, proprio quest’ultimo, è dovuto intervenire per indicare una strada. Da una parte i combattenti di Di Battista, dall’altra quelli affascinati dal palazzo con Di Maio in testa. Quest’ultimo ha provato fino alla fine a seguire l’indicazione di Mattarella pur di preservare la figura di statista ma non è riuscito nell’impresa e, da pochi minuti, ha pronunciato la sua fedeltà alla base con un post su Facebook pur di non consegnare il partito a Dibba o, peggio ancora, al suo competitor Conte.
L’ex premier, invece, non proferisce parola e si lascia a una dichiarazione istituzionale e di riverenza nei confronti del Presidente Mattarella ma, nonostante il silenzio, il suo portavoce Casalino, anche questa volta, prende la scena e si trasforma in boomerang verso il suo politico. Nel mirino dei poteri forti, infatti, ci sarebbe proprio l’ex concorrente della prima edizione del GF. Anche il centro destra, inizialmente compatto, ha visto vacillare le sue certezze con il no di FdI prima e la frattura interna della Lega dopo.
A condividere la scelta del Presidente Mattarella restano, almeno per ora, PD e FI che, da subito, hanno ben accolto il nome dell’ex presidente della BCE. A poco è servito l’endorsement di Roventini, il delta positivo dei mercati e l’accoglienza istituzionale del Presidente Elisabetta Casellati che, proprio in questo momento delicato, sta coadiuvando il Presidente Mattarella nel difficile ruolo di rappresentante del Paese. Domani inizieranno le consultazioni di Draghi e intanto le chat dei pentastellati si fanno roventi mentre il centro destra, con toni più pacati, prova a rimanere compatto. Sarà notti lunghe e insonni ma entro venerdì, ad ogni modo, sapremo se Draghi sarà la soluzione che scongiurerà le elezioni… Perché è chiaro, che dopo Draghi, c’è una sola strada e si chiama voto.
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