Claudia Lagona, in arte Levante, torna a Sanremo tra i ‘big’ con la canzone Vivo dopo l’ultima apparizione che l’ha vista classificare dodicesima. Tra i due appuntamenti del Festivàl più amato dagli italiani un’attività artistica intensa: autrice di tre romanzi, in tour anche negli States, collaborazioni con Max Gazzè, Tiziano Ferro, Gianni Morandi, Irene Grandi, Carmen Consoli, Paolo Nutini, Negramaro, Fedez e J-AX.

Il nuovo brano che porterà sul palco dell’Ariston affronta un argomento delicato come la depressione post-partum, che la 35enne ha vissuto in prima persona dopo la nascita della figlia Alma Futura, che il prossimo 13 febbraio compirà un anno. “Nella mia vita precedente non mi immaginavo come mamma – racconta Levante a Grazia -. Magari ogni tanto ci ho pensato, ma poi il lavoro andava bene e non mi sono mai concentrata sull’idea di costruire una famiglia. Invece fortunatamente è capitata Alma. Ma dopo il parto non riuscivo a controllare il mio corpo né dal punto di vista fisico né psichico: ero in balia degli ormoni”.

Levante, che è legata al compagno Pietro Palumbo, sostiene che sia un disturbo “di cui non si parla abbastanza. Non hai il controllo delle emozioni, hai continui alti e bassi. Prima di rimanere incinta avevo paura del parto che, invece, è stata un’esperienza meravigliosa. Ma del post parto nessuno mi aveva raccontato nulla, ed è stato buio”.

Il nuovo ruolo di madre non l’ha trovata subito pronta: “Dopo la nascita di mia figlia avevo bisogno di rimettermi a scrivere, a suonare. Avevo bisogno di sentirmi utile per me stessa, perché amo lavorare. In quel momento mi sentivo bloccata in un ruolo speciale, quello di madre, ma non mi bastava. Le emozioni oscillavano: ero felice, ma anche triste. E non bisogna aver paura di ammettere che non è solo un periodo di gioia. Succede a tante donne”.

Alla fine del periodo dell’allattamento, dopo quattro mesi, “mi sono ripresa il mio corpo e mi sono sentita di nuovo me stessa e non più solo un contenitore”, ammette, raccontando anche la libertà di tingersi i capelli di ‘blorange’ – anche se non resterà a lungo così – ammette.

Il tema del suo nuovo brano è però un rischio: “Come sempre rischio, perché parlo di depressione e ne parlo in una maniera per niente immediata, ma volevo rischiare raccontando una cosa che per me era inevitabile da raccontare. Ho sempre utilizzato la musica come uno strumento per sfogarmi, una mia valvola di sfogo, ho sempre canalizzato le mie emozioni attraverso la musica e sarebbe stato ipocrita da parte mia non affrontare la questione maternità e del post parto”.

Redazione

Autore