È stato battezzato Maradona Experience il progetto sociale, culturale e turistico che ha in mente il comune di Napoli. Un percorso, una statua intitolata al Pibe de Oro, la riqualificazione del centro Paradiso, l’impiego anche della Mostra d’Oltremare. Una possibilità di sviluppo per la città dove il più forte calciatore di sempre, morto all’improvviso a 60 anni lo scorso 25 novembre, ha giocato per sette anni. Sarà capace il comune di Napoli di portare avanti un’idea così ambiziosa? Vedremo, il progetto senz’altro è ambizioso, come ambizioso era quello dedicato a Totò e mai realizzato – la lista potrebbe essere anche più lunga.

Il modello sarebbe quello de La Fondazione di Comunità San Gennaro della Sanità: un progetto quindi affidato a una cooperativa di giovani sotto la tutela legale e civica del Comune. All’idea ha lavorato un team di giovani manager e professionisti napoletani al fianco di Alessandra Clemente, assessore comunale con la delega alla Toponomastica. Stimato in 6 milioni il costo, a una prima valutazione, per realizzare museo, monumento di Maradona, adeguamento delle strutture, segnaletica, assunzione di nuovo personale attualmente in esubero nelle società partecipate, spazio giochi per bambini, incentivi ai servizi di ristorazione e shop.

Le attività dell’Experience si articoleranno in percorsi turistici tra i luoghi più significativi della città – prevalentemente tra Fuorigrotta, Soccavo e Quartieri Spagnoli – e all’interno dello stadio per grandi e piccoli con l’idea di coinvolgere vecchie glorie del Napoli. Le location principali sarebbero proprio l’ex Stadio San Paolo, oggi intitolato proprio a Maradona, e il centro Paradiso. Nel documento del Comune si legge che “valorizzare l’impianto di proprietà, concesso in uso al Napoli limitatamente allo svolgimento degli eventi-partita”. Anzi: “Lo stadio non dovrà dormire mai”. Quindi sempre aperto per accogliere i visitatori, “un monumento visitabile della città al pari di Capodimonte o Cappella San Severo”. Si potrebbero sfruttare anche spazi della Mostra d’Oltremare, sempre nei pressi dello stadio. La giornata nell’Experience potrebbe integrare anche cibo e pietanze napoletane e argentine, privilegiando i produttori locali, anche nella produzione di gadget.

L’affidamento del progetto dovrebbe essere avvenire tramite gara. L’Experience dovrebbe poter contare su fondi pubblici e fondi privati compreso un crowfunding a livello globale. La realizzazione dovrà contare anche sul ruolo delle partecipate del comune, come l’Anm nel caso dei trasporti. Il documento conta un potenziale di 16 milioni di tifosi napoletani nel mondo che si allarga anche a non tifosi e semplici appassionati. Calcolando un costo medio della visita intorno ai 10 euro si arriverebbe a un fatturato medio annuo di circa 1,6 milioni di euro.

Redazione

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