Politica
Meloni non si ferma: Fdi ancora in crescita e Pd in risalita in attesa delle primarie nell’ultimo sondaggio SWG

La vittoria è stata larga, piena. Lombardia e Lazio al centrodestra: nel primo caso una conferma, nel secondo un avvicendamento dopo dieci anni di centrosinistra. Conferma per Fratelli d’Italia, leader tra i partiti e nella coalizione di centrodestra, dominante (governa in 15 Regioni su 20), senza mortificare gli alleati Lega e Forza Italia. Resta invece frammentata e divisa l’opposizione, con il Partito Democratico che tiene in attesa della svolta attesa dai risultati delle primarie del prossimo 26 febbraio.
Conferme a grandi linee anche dal sondaggio SWG per La7, diffuso in concomitanza con le analisi delle regionali. Fdi sale ancora, dello 0,4%, fino al 31%. Non è finita la luna di miele della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni con gli italiani nonostante caro benzina, tensioni nella maggioranza, bagarre in parlamento sul caso Cospito. Era sembrata trasparire una tendenza opposta da alcuni sondaggi recenti – in cui comunque il partito restava saldamente primo negli orientamenti voto, staccato di parecchio dagli inseguitori. Anche la Lega è in crescita, dello 0,2%, fino all’8,9%. Forza Italia invece cala dello 0,3%.
Saldamente secondo partito italiano è il Movimento 5 Stelle: cresce dello 0,2% fino al 17,7%. Il Partito Democratico segue, in fiducia, cresce dello 0,3% fino al 15,1%. Azione e Italia Viva non decollano, proprio come nelle elezioni regionali: 7,8%, in calo dello 0,3%. Verdi e Sinistra 3,6%, +Europa al 2,8%, Per l’Italia con Paragone al 2,2%. Unione Popolare cala dello 0,3% e finisce all’1,7%, andando quindi sotto la soglia del 2%. “Altre liste” raccolgono complessivamente il 3,1%, “non si esprime” invece il 38%.
L’indagine è stata condotta con tecnica mista CATI-CAMI-CAWI su un campione di 1.200 soggetti maggiorenni residenti in Italia (4386 non rispondenti) tra l’8 e il 13 febbraio 2023. Il campione è stratificato per zona e prevede quote per età e sesso. Il margine d’errore statistico dei dati riportati è del 2,8% a un intervallo di confidenza del 95%.
© Riproduzione riservata