Un’indagine interna era partita dopo che nel 2018 un’impiegata dell’ambasciata britannica in Italia aveva accusato Paul Sellers, l’ex direttore del British Council di Roma, di averla molestata, e per questo lui aveva perso il posto. Ma oggi il tribunale del lavoro di Londra gli dà ragione disponendo anche una compensazione a suo favore dopo che lui ha spiegato che si trattava solo di ‘tipiche affettuosità italiane’.

Secondo la donna Sellers l’aveva baciata sulla bocca e le aveva toccato il seno al termine di una festa. “Quando sono andata a salutalo – ha testimoniato – mi ha baciata due volte sugli angoli della bocca e poi mi ha accarezzato il seno con entrambe le mani”. Il party si era svolto nel dicembre del 2018 nella casa romana del direttore, che aveva assunto l’incarico nel 2014 al termine di una carriera trentennale che lo aveva visto ricoprire ruoli di responsabilità dall’India agli Emirati arabi.

Sellers per difendersi dalla versione della donna, si è rivolto al tribunale del lavoro di Londra che gli ha dato ragione. Ora l’ex direttore avrà anche diritto a una compensazione. Al presunto incidente avevano assistito diverse persone, tra cui la moglie e i figli di Sellers: e proprio la moglie ha testimoniato in difesa del marito, spiegando che la presunta vittima della molestia “era nuova e non si era integrata appieno nell’ambasciata”, e che “aveva un atteggiamento conservatore rispetto allo stile italiano di saluti”.

Una seconda testimone, anche lei presente al party, ha descritto l’accaduto come “un bacio su entrambe le guance seguito da un abbraccio”, precisando che non era affatto ambiguo ma “amichevole e chiaro”. “L’interazione ha avuto luogo in diretta prossimità e sotto gli occhi di diversi altri ospiti, inclusi due dei figli di Paul: nessuno è sembrato registrare nulla di lontanamente insolito”.

Così però non deve essere apparso all’impiegata dell’ambasciata. Molestie vere e proprie o “scontro di culture”?. Ormai – racconta il Corriere della Sera -, anche nella capitale britannica si sono allontanati i tempi dei formalismi, rimasti un cliché da pellicole in bianco e nero, adesso è tutto baci e abbracci e neppure il Covid ha scoraggiato le effusioni cui gli inglesi si abbandonano con lo slancio dei neofiti.

Il tribunale di Londra ha anche condannato l’inchiesta interna condotta dal British Council, affermando che si è attenuto a una “visione ristretta”, senza esplorare le circostanze e intervistare i testimoni. L’ente culturale britannico si è invece detto “deluso dalla decisione”.

Riccardo Annibali

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