La alternativa alla pena per i minori a rischio è stato l’argomento di dibattito alla Camera penale di Napoli, ieri, nel corso di un confronto a più voci a cui sono intervenuti, oltre ai vertici dell’avvocatura napoletana, anche il procuratore della Procura per i minorenni Maria de Luzenberger, la professoressa Clelia Iasevoli, ordinaria di Diritto processuale penale all’università di Napoli Federico II, il dirigente della squadra mobile Alfredo Fabbrocini, il direttore del carcere di Nisida Gianluca Guida, la professoressa Maria Luisa Iavarone, fondatrice dell’associazione Artur, il garante cittadino Pietro Ioia.

Misure alternative è il tema attorno a cui deve ruotare l’impegno per sottrarre i minori a una vita senza futuro e invertire i dati sulla devianza minorile. Prevenzione più che repressione, rieducazione e opportunità più che privazione, sinergie più che iniziative isolate che valgono solo a offrire soluzione tampone ma non a risolvere il problema dalla radice.

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