Per Elon Musk bandire da Twitter l’ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato un errore. Uno stupido errore. L’imprenditore, amministratore delegato di Tesla e Space X, che per il social network ha offerto 44 miliardi di dollari, e la cui acquisizione potrebbe essere finalizzata nei prossimi mesi, ha parlato a un evento organizzato dal Financial Times. “Penso sia stato un errore. Io rimuoverei il divieto permanente ma non ho ancora il controllo” della piattaforma ha aggiunto.

Trump era stato bloccato per “incitamento alla violenza” dopo l’assalto al Congresso a Washington del 6 gennaio 2021 accusando brogli elettorali dietro la vittoria – niente di illecito è mai stato riscontrato – di Joe Biden. Per Musk tuttavia la rimozione di Trump “ha alienato una larga parte del Paese. Non ha spento la sua voce, l’ha amplificata nella destra. Per questo è stato moralmente sbagliato e completamente stupido”. Musk si è detto a favore di sospensioni temporanee, “se si dice qualcosa di illegale o distruttivo per il mondo. Ma i divieti permanenti minano la fiducia in Twitter” e dovrebbero essere “estremamente rari”.

Musk ha aggiunto che l’acquisizione di Twitter, nella migliore delle ipotesi, sarà completata in due o tre mesi. E da quel momento, presumibilmente, Trump potrebbe quindi tornare sul social. Il tycoon ha più volte negato l’opportunità, ha definito Twitter ormai “noioso” e ha detto di voler restare sulla sua piattaforma “Truth”.

Musk vorrebbe infatti mettere l’algoritmo su GitHub e consentire a chiunque di effettuare suggerimenti. “Serve trasparenza per avere fiducia”, ha osservato, mettendo in evidenza che sarebbe importante per Twitter ridurre la sua inclinazione a sinistra. “Vengono da un ambiente molto di sinistra”, ha detto riferendosi alla sede della società a San Francisco. “Questo non ha costruito fiducia nel resto degli Stati Uniti e forse in altre parti del mondo”.

L’imprenditore ha anche incontrato il commissario europeo per il Mercato interno Thierry Breton. Ad Associated Press Breton aveva illustrato come i regolamenti online dell’Ue difendono la libertà di parola e si assicurano che qualsiasi cosa sia illegale “sarà vietato nello spazio digitale”. E Musk avrebbe garantito di essere “pienamente d’accordo” con il principio. Il titolo di Twitter oggi ha perso poco meno dell’1%.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.