Il “meccanismo di solidarietà era stato introdotto, in particolare con l’Italia, sotto la presidenza francese dell’Ue, proprio per far fronte a questo tipo di situazioni” tiene a sottolineare il ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin e coglie la palla al balzo, al termine del consiglio dei ministri a Parigi, aprendo la possibilità di attracco alla Ocean Viking e ai suoi 234 migranti a bordo già da domani venerdì 11 nel porto di Tolone nella regione francese del Var.

L’Italia era il “primo beneficiario” del meccanismo di solidarietà europeo per la ricollocazione dei migranti rifugiati in Europa, ha ricordato Darmanin accusando l’atteggiamento del nuovo governo Meloni, meccanismo che “prevede in particolare le ricollocazioni di persone rifugiate dai Paesi europei di primo ingresso, per rispondere effettivamente al diritto internazionale e al diritto del mare”.

“Questi meccanismi sono pienamente funzionanti da diverse settimane. Del resto, l’Italia ne è il primo beneficiario, con 3.5000 rilocalizzazioni di rifugiati previste entro l’estate 2023. La gestione dei flussi migratori nel Mediterraneo – continua il ministro dell’Interno francese in una breve dichiarazione alla stampa a Parigi – è un problema europeo, che ci riguarda tutti e che ha bisogno di una risposta europea“.

Il ministro Darmanin ha inoltre precisato che “le persone che non hanno diritto al soggiorno e all’asilo sul nostro territorio saranno sottoposte senza indugio a procedure di allontanamento“. La Francia ha inoltre deciso di sospendere l’accoglienza prevista di 3.500 rifugiati attualmente in Italia, chiedendo “a tutti gli altri partecipanti al Meccanismo europeo, in particolare alla Germania, di fare lo stesso”.

La Ocean Viking, che dovrebbe arrivare nelle prime ore di venerdì 11, trasporta 234 persone salvate in mare tra cui un neonato e diversi bambini. La nave non è solo in balia delle onde ma anche dello scontro diplomatico tra Francia e Italia. Il governo francese ha annunciato lo sbarco per ragioni sanitarie di quattro persone ma l’ala più dura dell’esecutivo ha cercato di bloccare il piano di accoglienza dell’imbarcazione che si trova est della Corsica. La decisione francese era stata sospesa nonostante avesse deciso di predisporre un piano di accoglienza, considerata la grave situazione a bordo.

Con quasi venti giorni di navigazione alle spalle sulla Ocean Viking sono ormai allo stremo con diversi casi medici a bordo. Ieri la Commissione europea ne ha reclamato “sbarco immediato nel porto sicuro più vicino”. “La situazione a bordo della nave ha raggiunto un livello critico e deve essere risolta con urgenza per evitare una tragedia umanitaria” ha scritto in una nota l’esecutivo dell’Ue, invitando gli Stati membri a “lavorare insieme per garantire una risposta comune, con la massima importanza e considerazione per la sacralità della vita umana”. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha annunciato di voler portare il tema della solidarietà sugli sbarchi alla prossima riunione prevista a Bruxelles la settimana prossima.

Riccardo Annibali

Autore