Dopo la lunga serie di imprecisioni di Matteo Salvini, che ha attaccato Ilaria Salis, la 39enne di Monza detenuta in condizioni disumane in Ungheria, arriva la replica del padre dell’attivista, Roberto Salis, che è pronto a querelare il vicepremier e ministro del governo Meloni per diffamazione. In un primo momento papà Salis ha provato a non dare peso alle parole del segretario del Carroccio, augurando alla figlia di Salvini “di avere un decimo dei valori etici di mia figlia”. Successivamente, dopo la gogna no-sense lanciata dagli ambienti politici e mediatici della destra, arriva il ripensamento, anche perché quelle parole di Salvini oltre che gravi non corrispondono alla realtà, soprattutto giuridica, dei fatti.

“Ci faremo dare opportuna procura da Ilaria perché, a seguito delle dichiarazione lesive della sua reputazione per quanto riguarda il presunto assalto al chiosco della Lega a Monza, abbiamo deciso di querelare Matteo Salvini per diffamazione“: ha annunciato il padre della 39enne. Il riferimento è agli eventi del 2017, quando un gruppo di membri di un centro sociale aveva assalito un gazebo della Lega, fatti per cui Ilaria Salis era stata assolta da ogni accusa. Ma il partito di Salvini ha ripescato quell’episodio e ha parlato di “immagini scioccanti”. Imbarazzanti le parole del “Capitano” in riferimento all’aggressione fake di Salis al gazebo del Carroccio: “E’ stata bloccata con un manganello e in compagnia di un estremista – ha chiosato ieri il vicepremier –. In caso di condanna per violenze, a mio modo di vedere, l’opportunità che entri in classe per educare e crescere bambini è nulla”.

Papà Salis querela Salvini, tutte le ‘gaffe’ del Capitano

Concetto ribadito da Salvini anche dopo le parole di papà Salis. “Da genitore capisco l’ansia e anche alcune dichiarazioni originali del padre di Ilaria Salis, Roberto. È giusto che il governo sia impegnato con tutte le forze per tutelare la ragazza e ne auspico la completa e rapida assoluzione. Ribadisco, però, che Ilaria Salis è stata bloccata con un manganello e in compagnia di un estremista: in caso di condanna per violenze, a mio modo di vedere, l’opportunità che entri in classe per educare e crescere bambini è nulla”.

Su quest’ultimo aspetto a ‘tranquillizzare’ Salvini è il sito Tuttoscuola che chiarisce: “Ilaria Salis non lavora come maestra in una scuola primaria, mentre ha svolto delle supplenze brevi in una scuola secondaria di primo grado, ovvero alla scuola media, come docente di Lettere. E non è neanche un’insegnante precaria con contratto annuale (fino al termine delle lezioni o fino al 31 agosto), ma ha fatto supplenze occasionali fino all’anno scorso. Il ministro può dormire sonni tranquilli: la militante antifascista di Monza, infatti, si è laureata in Lettere e ha solo svolto saltuariamente qualche supplenza alle medie”, conclude Tuttoscuola.com.

Papà Salis contro i giornalisti Brindisi e Sallusti: “Attacco ignobile”

Sull’annuncio di Roberto Salis di voler querelare per diffamazione Salvini, per Eugenio Losco e Mauro Straini, legali della 39enne detenuta da un anno a Budapest, “gli aspetti diffamatori sono evidenti” ma “è necessario ovviamente la volontà di Ilaria Salis e acquisire quindi una procura”. Oltre a Salvini, nel mirino della famiglia Salis sono finiti anche i giornalisti Giuseppe Brindisi e Alessandro Sallusti: “In seguito all’ignobile attacco e all’imboscata della trasmissione Diario del giorno, la famiglia ha deciso di querelare anche Giuseppe Brindisi e Alessandro Sallusti per diffamazione”, fa sapere la famiglia che “sospende qualsiasi comunicazione con la stampa in attesa di stabilire se procedere con alcune testate selezionate o se terminare del tutto le comunicazioni mediatiche. “Tutti gli atteggiamenti diffamatori saranno denunciati al più presto!” aggiunge la nota pubblicata sui social. Roberto Salis ha intenzione di querelare oltre Sallusti anche altri giornalisti che hanno scritto di una sua partecipazione e una denuncia per un blocco stradale oltre 10 anni fa quando il 58enne era un imprenditore.

 

 

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