Resta imbattuto il record di Monti
Passa la fiducia al Senato, 262 “sì” al governo Draghi

Fiducia al Senato al governo guidato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi. Sono stati 262 i sì, 40 i contrari e 2 gli astenuti. Il verdetto è arrivato intorno alle 23:45. Presenti in aula 305 senatori, di cui 304 votanti. Un esito mai in discussione: nessun momento al cardiopalma. Numeri utili alle statistiche e più che altro a capire le condizioni dei partiti.
Il verdetto alla fine di una giornata lunghissima, cominciata alle 10:00 con il discorso a Palazzo Madama del Presidente del Consiglio. Un discorso di circa cinquanta minuti. Al centro del programma del governo l’emergenza coronavirus, la campagna vaccinale, la crisi economica e quella educativa, l’ambiente, il turismo, la tecnologia, l’europeismo, l’“irreversibilità dell’euro”, l’atlantismo. Tutti temi declinati sotto gli appelli all’unità, alla responsabilità, all’”amore per l’Italia”.
Un discorso intriso di spirito repubblicano, com’è stato osservato. Da politico e non da tecnico. L’ex Presidente della Banca Centrale Europea, in alcuni passaggi ha tradito anche emozione: ha ammesso che quella a Palazzo Chigi è la responsabilità che sente più grande nella sua carriera. Ha citato Camillo Benso conte di Cavour e Papa Francesco per la tutela del pianeta. “Vogliamo lasciare un buon pianeta, non solo una buona moneta”, il passaggio probabilmente più emblematico del discorso di Draghi.
“Vi ringrazio per la stima che avete dimostrato ma anche questa dovrà essere giustificata e validata nei fatti dall’azione di governo da me presieduto”, le parole del premier dopo il dibattito sulla fiducia.
Non riesce però l’operazione record all’esecutivo: il primato resta al governo guidato da Mario Monti che nel 2011, sostenuto da quasi tutte le forze politiche, ottenne 281 voti favorevoli al Senato, con 25 contrari, e 556 alla Camera con 61 contrari. Quello di Draghi, per voti a favore, si piazza terzo nella classifica repubblicana, dopo l’esecutivo Andreotti del 1978.
Dei 40 “no” a Draghi, 15 del Movimento 5 Stelle. Domani il voto di fiducia alla Camera dei deputati.
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