I primi a scendere in campo, a sostegno di Lucia Annunziata – giornalista e popolare conduttrice di “Mezz’ora in più”, spazio di approfondimento in onda su Rai 3, che oggi ha annunciato le sue dimissioni dal servizio pubblico – sono i dem. Non a caso, è in campo l’ipotesi che Annunziata, nei prossimi mesi, possa correre nelle fila del partito guidato da Elly Schlein, alle elezioni europee del 2024.

”L’arrivo della destra al governo ha prodotto lo smantellamento di Rai 3. Questo è il frutto di una modalità di gestione del potere che vive con l’ossessione di occupare ogni spazio disponibile e che non si pone il problema del futuro del servizio pubblico televisivo. La Rai, dopo gli addii di due professionisti del calibro di Fabio Fazio e Lucia Annunziata, è un prodotto culturale ancora più debole e politicamente più allineato”, afferma il capogruppo del Partito Democratico in commissione di Vigilanza Rai, Stefano Graziano.

“Le dimissioni di Lucia Annunziata dalla Rai sono un atto di protesta serio e allarmante. Le nomine del Governo trasformano la tv pubblica in Tele Meloni, con tanti saluti al pluralismo. Il giornalismo libero è la base della democrazia”, twitta Chiara Gribaudo, vicepresidente dem.

“Adesso il governo e i nuovi potenti del servizio pubblico radiotelevisivo avranno di che rallegrarsi: una poltrona in pi a loro disposizione. Resta solo da capire se questo sia un Governo degno della qualifica e cosa rimanga (pro tempore) del servizio pubblico radiotelevisivo”, afferma, in una nota, il deputato del Partito democratico, Gianni Cuperlo.

“L’addio di Lucia Annunziata alla Rai è un fatto molto grave. Una delle più importanti giornaliste del Paese, già ex Presidente Rai. Questo governo vuole zittire tutte le voci di dissenso. Vergogna”, scrive su Twitter Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e responsabile dei sindaci dem.

Dal fronte opposto, arriva la dichiarazione di Maurizio Gasparri. “Mi sorprende questa decisione di Lucia Annunziata. Del resto, si era già dimessa molti anni fa da presidente della Rai e poi è tornata in azienda. Siamo quindi alle seconde dimissioni. Frutto di sua autonoma scelta. Quindi attendiamo il suo secondo ritorno e poi casomai le terze dimissioni. Non c’è due senza tre”, afferma il componente FI della Vigilanza Rai. “E comunque – riprende Gasparri – Annunziata, fiera militante della sinistra, ricorderà quello che disse Togliatti quando Elio Vittorini, importante intellettuale, lasciò il Pci. L’allora leader dei comunisti disse ‘Vittorini se n’è gghiuto, e soli ci ha lasciato’. Usò un’espressione in dialetto per dire che il mondo va avanti. E quindi – conclude Gasparri – varrà anche in questa occasione il detto di Togliatti. Se citiamo Togliatti siamo nel politicamente corretto, no?”.

“Le dimissioni di Lucia Annunziata dalla Rai rappresentano una grave perdita per il servizio pubblico. La pluralità delle voci ha da sempre rappresentato uno dei punti di forza della Rai, e perdere una giornalista così autorevole è sicuramente un depauperamento per l’informazione e per i cittadini”, afferma la presidente della commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia.

Cristina Cucciniello

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