Berlusconi? “Va verso il ritiro”. Gli ex alleati del governo giallo-rosso, PD, Movimento 5 Stelle e Leu? “A parte il tweet alla Qui, Quo, Qua, vorrei scegliere un Presidente, non un hashtag”. Sono i commenti sferzanti che arrivano sulla partita del Quirinale da Matteo Renzi, che ha commentato su Radio Leopolda le ultime novità politiche, in primis ovviamente la corsa per il Colle.

Nel campo del centrodestra, che si sente autorizzato a ‘dare le carte’ per l’elezione del prossimo capo dello Stato per il maggior numero di grandi elettori, resta lo stallo. Renzi lo evidenzia chiaramente: “Avevano detto ‘facciamo, vediamo’ e invece, come previsto non è accaduto nulla”. Quanto a Berlusconi, il Cavaliere per Renzi “va verso il ritiro. Vedremo le modalità ma – spiega il leader di Italia Viva – quando dicevamo che non ha i numeri dicevamo la verità. E se n’è accorto anche Sgarbi”, il critico d’arte e parlamentare che da giorni fa il ‘centralinista’ a caccia dei voti che mancano per l’elezione di Berlusconi.

Ma Renzi non risparmia giudizi netti anche per gli ex alleati dell’esecutivo Conte II. L’incontro di ieri col ‘tweet unificato’ di Letta, Conte e Speranza, in cui si è ribadito il no secco all’ipotesi Berlusconi al Quirinale ma l’apertura alla condivisione di un altro nome col centrodestra, viene aspramente criticato dal numero uno di IV: “A parte il tweet alla Qui, Quo, Qua, vorrei scegliere un Presidente, non un hashtag”, è il commento di Renzi.

Quanto al ruolo di Italia Viva sul Quirinale, per l’ex premier “la partita è tutta aperta e noi cercheremo di comporre il quadro, mettere insieme tutti. Quella di Italia Viva è una funzione suadente e gentile. Tra una settimana sarà tutto finito e Italia Viva, alla facciaccia di chi si lamenta sempre di noi, darà una mano, come abbiamo fatto con Mattarella prima e Draghi poi”.

A dare una mano a Renzi sarà sicuramente un nuovo grande elettore: è ufficialmente passata in Italia Viva l’ex grillina Elvira Lucia Evangelista, senatrice che un ‘carpiato doppio’ è passata da Conte a Renzi. Il perché lo spiega lei stessa: “Ho deciso di aderire a Italia Viva per una sofferenza che provavo dentro il Movimento a causa di una linea politica che non poteva appartenermi: la mia formazione giuridica, da avvocato, mi porta a valutare le questioni avendo come faro la Costituzione, che è garantista, non giustizialista. Il partito di Matteo Renzi non poteva quindi che essere il mio naturale approdo”.

Renzi che è poi è tornato a chiedere il diritto di voto in Aula anche per i grandi elettori positivi al Coronavirus. Un diritto che l’ex premier ritiene “sacrosanto” perché “non è che se hai un ascesso o un po’ di febbre non voti per il Presidente della Repubblica. Ma siamo fuori?“. Renzi chiede dunque che “non si commetta lo scempio costituzionale di non fare votare chi ha 37.6 di febbre. Non è ‘dittatura sanitaria’ ma grigio burocratismo”.

Richiesta che sarebbe stata accettata dal presidente della Camera Roberto Fico. Secondo quanto riporta l’Ansa quest’ultimo avrebbe proposto il parcheggio di via della Missione come seggio elettorale, in modalità drive in, per i grandi elettori positivi o in quarantena.

Redazione

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