Draghi prova a rassicurare una maggioranza quanto mai bellicosa, ma il clima di scontro intorno alla delega fiscale che vede in prima linea la Lega non accenna a placarsi. «Il governo non ha alcuna intenzione di aumentare le tasse. Il presidente Draghi ha dichiarato più volte questo impegno sin dall’inizio del suo mandato, in Parlamento, in incontri pubblici con il mondo imprenditoriale e industriale, ai vertici internazionali e anche nei vari confronti con i leader delle forze di maggioranza», ha tenuto a sottolineare ieri Palazzo Chigi, a testimonianza di un’atmosfera tutt’altro che rilassata.

«Nel caso della delega fiscale – ha proseguito la nota di palazzo Chigi – il presidente Draghi ha specificato, anche di recente, che il provvedimento non porta incrementi sull’imposizione fiscale degli immobili regolarmente accatastati. Nessuno pagherà più tasse. Il governo non tocca le case degli italiani. E lo stesso sarà per gli affitti e per i risparmi». «La prossima settimana – conclude il comunicato – sono previsti incontri con i leader dei partiti del centrodestra di governo» . Che a giudicare dalla raffica di dichiarazioni che hanno punteggiato la giornata politica di ieri, saranno piuttosto lunghi e tormentati. «Tutto il centrodestra ha votato contro la riforma del catasto e il conseguente aumento delle tasse sulla casa. E continueremo a farlo. Non è il momento di mettere le mani nelle tasche degli italiani». hanno tuonato i deputati della Lega Massimo Bitonci (capogruppo in Commissione Bilancio e responsabile dipartimento Attività produttive) e Alberto Gusmeroli (vice presidente Commissione Finanze). «Tra guerra, covid, caro benzina e caro bollette l’ultima cosa che serve agli italiani è un aumento di tasse. Siamo entrati nel governo per portare il Paese fuori dalla pandemia e per utilizzare correttamente i fondi europei, e sono convinto che i provvedimenti che ipotizzano nuove tasse su case o risparmi siano fuori luogo», attacca Matteo Salvini di lotta e di governo. Parole non dissimili da quelle di Giorgia Meloni, dal fronte dell’opposizione.

«In Commissione, Fratelli d’Italia si è sempre battuta per portare avanti le storiche proposte del centrodestra, dal no alla riforma del catasto al taglio delle tasse, e ha sventato il tentativo della maggioranza di nascondere una crisi politica evidente e le profonde divisioni sulla delega fiscale. Reputiamo gravissima l’ipotesi ventilata da Draghi di porre la fiducia su una legge delega. «La Lega e gli altri partiti del centrodestra sanno bene che nella delega fiscale – ribatte a distanza la capogruppo Pd alla Camera Debora Serracchiani – non c’è alcun aumento delle tasse per gli italiani. Abbiamo chiesto loro maggiore responsabilità in momenti tanto delicati per il Paese e sul fronte internazionale dove è in gioco la nostra credibilità. Invece bloccano il lavoro del Parlamento con falsità e sventolando bandiere propagandistiche che non hanno alcun fondamento. È inaccettabile che, per nascondere le loro divisioni interne in vista delle amministrative, mettano a rischio il governo».

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