Il portavoce di Conte
Rocco Casalino sbaracca da Palazzo Chigi: “Renzi? È stato bravo”

Rocco Casalino si sente libero. “Respiro”, dice in una chiacchierata a Il Foglio. Smonta da Palazzo Chigi, il portavoce del Presidente del Consiglio dimissionario, e ancora in carica per gli affari correnti, Giuseppe Conte. L’hanno raccontato come un premier ombra, l’eminenza nemmeno troppo grigia dell’esecutivo, il protagonista di una parabola emblematica dagli studi del Grande Fratello alla Presidenza del Consiglio. “Qua a Palazzo Chigi nessuno è triste, ve lo giuro. È stata davvero pesante. Non pensavo. Sono stati due anni difficilissimi: il ponte Morandi, la pandemia …”. E infatti il 16 febbraio esce il suo libro, Il Portavoce, per edizioni Piemme. Che storia.
Per sbaraccare il suo ufficio a Palazzo Chigi servirà una ditta di traslochi, come scrive Il Corriere della Sera: è grande quanto un campetto di calcetto. Nessuno è scontento comunque, la voce allegra, ma Augusto Minzolini ha pubblicato un vocale di 3 giorni fa: “Amore, ci sarà un Conte ter, stai tranquillo”, la voce di Rocco Casalino. E invece: Mario Draghi incaricato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Meglio lui di un altro”, osserva, anche se i giornali avevano malignato che saputo dell’incarico all’ex Presidente della Banca Centrale Europea, il portavoce aveva invitato il Movimento 5 Stelle a non votare la fiducia. Maledette malelingue.
Riconosce che “Renzi è stato bravo. D’altra parte col 2 per cento dove andava? Ora ha una possibilità di salvezza”. Due anni bellissimi, per citare il premier, e difficilissimi. Di “Codice Rocco”, com’è stato definito. Quello che decideva su ospitate e interviste e convenevoli con i capi di Stato; di gaffe straordinarie, dal vocale spazientito dopo la tragedia del Ponte Morandi a Genova allo screenshot della posizione in Libia per la liberazione dei pescatori; di conferenze stampa a reti unificate e con lui di poco fuori fuoco rispetto al Premier.
Due anni anche di bufera: sempre al centro del bersaglio, per esempio dello stesso Renzi, che aveva spinto per le dimissioni. “C’entra l’omofobia ovviamente”, osserva Casalino nella chiacchierata. E smentisce qualsiasi tipo di astio tra lui e il leader del M5s Luigi Di Maio. Figlio di un operaio e di una commessa, emigrati in Germania, dov’è cresciuto lui, Rocco, laurea in ingegneria a Bologna, il reality che ha cambiato la televisione, alla prima edizione, 48 anni, e oggi finalmente libero. Un romanzo italiano.
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