Tregua alla persecuzione giudiziaria
Scarcerato Giancarlo Pittelli, l’avvocato calabrese ai domiciliari: era in sciopero della fame
Dal carcere agli arresti domiciliari. Nel giorno del suo 69esimo compleanno l’avvocato Giancarlo Pittelli lascia la casa circondariale di Melfi e torna nella propria abitazione a Catanzaro. Il Tribunale di Vibo Valentia, presieduto dal giudice Gilda Maria Romano, ha accolto l’istanza dei legali dell’ex senatore di Forza Italia, in sciopero della fame dal 12 gennaio scorso, coinvolto, con l’accusa di concorso esterno, in una indagine della procura di Catanzaro ancora lontana da una sentenza di primo grado.
Pittelli, arrestato nel dicembre 2019 nell’ambito dell’inchiesta “Rinascita Scott” per presunti legami con il clan della ‘ndrangheta Pieromalli del Vibonese, viene scarcerato dopo gli appelli lanciati dal Riformista, (che ha scritto anche una lettera alla ministra della Giustizia Marta Cartabia) e da amici e compagni di scuola, oltre alla mobilitazione dei deputati Riccardo Magi, Roberto Giachetti e Enza Bruno Bossio che hanno presentato un’interrogazione con cui chiedono al ministro un’ispezione presso gli uffici giudiziari di Catanzaro.
Per il caso Pittelli si è mosso anche Mauro Palma, garante nazionale delle persone private della libertà, che aveva deciso di andare personalmente a trovare l’avvocato calabrese nei prossimi giorni.
Pittelli potrà raggiungere la sua abitazione a Catanzaro “libero e senza scorta”.
Lo scorso dicembre 2021 l’ex senatore di Forza Italia era tornato in cella, dopo un periodo ai domiciliari. Trasferito nel carcere di massima sicurezza di Melfi dopo aver scritto una lettera alla ministra Mara Carfagna nella quale parlava male di Gratteri.
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