Amministrative, crisi del Movimento 5 Stelle, tensioni nel governo, guerra in Ucraina. È sempre testa a testa tra Fratelli d’Italia e Partito Democratico per la leadership tra partiti nelle intenzioni di voto. Quello che ha più inciso sul panorama politico nelle ultime settimane è però il clamoroso strappo di Luigi Di Maio che ha spaccato i 5 Stelle, mandato in crisi il presidente ed ex premier Giuseppe Conte. È quanto fotografa l’ultimo sondaggio Supermedia/Youtrend.

Crolla quindi il M5s dopo la scissione dei “dimaiani” di Insieme per il futuro. E scende al 10,7% perdendo l’1,6% rispetto alla precedente rilevazione risalente allo scorso 23 giugno. Il nuovo gruppo dell’ex leader pentastellato e ministro degli Esteri invece vanta un consenso che si aggira tra l’1 e il 3 per cento.

A scendere però è anche la Lega: meno 0,4% che la attesta al 14,5% dei consensi. Complessivamente il centrodestra è al 47,5%, in perdita dello 0,2%. A guidare la coalizione è naturalmente Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni che resta al vertice delle preferenze dei partiti con il 22,5%, in perdita dello 0,1%. Forza Italia guadagna invece fino a salire all’8,3%. Dopo le tensioni e i risultati deludenti alle ultime amministrative è l’unico partito di centrodestra a salire nelle preferenze.

A sinistra, centrosinistra o campo largo – dai contorni ancora da definire – qual dir si voglia, il Partito Democratico guadagna lo 0,4% e sale al 21,08%. Enrico Letta tiene botta e riesce a tallonare la leadership nei consensi senza paragoni di Giorgia Meloni. Liberi e Uguali guadagna lo 0,2 e sale al quattro per cento. La coalizione, che in questi giorni di sconvolgimenti nel M5s scricchiola o quanto meno vacilla, resta stabile al 29 per cento.

Fibrillazione per la cosiddetta area del “Grande Centro” di cui si parla molto sui giornali ma che alemeno per ora, i protagonisti assicurano, non s’ha da fare. Azione/+ Europa di Carlo Calenda perde lo 0,3% e scende al 4,5%. Italia Viva di Matteo Renzi perde lo 0,2% e si ferma al 2,6%. Sotto il tre per cento si attestano anche Italexit di Gianluigi Paragone, al 2,6% e in crescita dello 0,2%, i Verdi al 2,2%, Sinistra Italiana 2,1 per cento, Articolo 1 – MDP all’1,9%.

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