Fratelli d’Italia torna a correre, ma il Partito Democratico va ancora più veloce. Se fossimo in una gara di velocità potremmo definire così il confronto tra i partiti della premier Giorgia Meloni e della sua principale sfidante, la segreteria del Pd Elly Schlein: è questo infatti il quadro che emerge dal sondaggio realizzato da Swg per il telegiornale di La7 condotta da Enrico Mentana.

Rispetto a sette giorni fa FdI si porta al 28,8%, guadagnando uno 0,2 per cento e interrompendo così una fase di flessione nelle intenzioni di voto, pur mantenendosi sempre primo partito. Dietro ci sono, come detto, i Dem di Schlein: il Pd guadagna quasi mezzo punto e sale al 21,5%, segno che le polemiche innescate la scorsa settimana dalla discussa intervista concessa a Vogue non ha scalfito l’immagine della segreteria Elly Schlein e del partito, che anzi si porta al valore più alto nei sondaggi dall’inizio della legislatura e superando ormai nettamente quanto fatto registrare alle elezioni del 25 settembre scorso, quando si era fermato al 19,1 per cento.

Resta invece in un difficile limbo il Movimento 5 Stelle. Il partito guidato da Giuseppe Conte viene stimato al 15,3% (in calo dello 0,1 per cento) e paga una linea politica che su alcuni temi resta all’insegna dell’incertezza, portando parte dell’elettorato di sinistra che si era “rifugiato” nel voto grillino a tornare “a casa” nei Dem.

Male la Lega di Matteo Salvini, che nei dati diffusi da Swg scende al 9 per cento, mentre Forza Italia continua una lenta risalita coincisa anche con la rinnovata attenzione sul suo leader Silvio Berlusconi, ormai da settimane ricoverato all’ospedale San Raffaele di Miliano per curare un’infezione polmonare. Gli azzurri sono stimati al 6,8 per cento e potrebbero continuare il trend positivo anche in vista dell’ormai prossima convention nazionale del partito prevista il 5 e 6 maggio, dove Berlusconi potrebbe partecipare a sorpresa magari in collegamento.

Quindi l’ormai ex Terzo Polo, il progetto di federazione-fusione tra Azione e Italia Viva ormai naufragato per la rottura tra Carlo Calenda e Matteo Renzi. Proprio il partito di Calenda, pur davanti nei sondaggi, starebbe risentendo della crisi del rapporto: Azione perde infatti un decimo e cala al 4,3%, mentre è di segno opposto il piccol rimbalzo che fa Italia Viva, che si porta al 2,5 per cento.

Tra gli altri partiti l’Alleanza Verdi Sinistra è invece dato al 3,2% (+0,2 punti), mentre +Europa perde un decimo e scende al 2,3%.

Redazione

Autore