L’attesa del piacere è essa stessa il piacere? Pare proprio di sì. “Tristano e Isotta hanno alimentato il loro amore con il desiderio di aversi. È ciò che accade a chi è pazzo d’amore”: a parlare è Fabrizio Iacono, urologo e andrologo che si occupa da sempre di sessualità e dinamiche di coppia. E in tempo di Covid e lockdown, cos’è accaduto sotto le lenzuola? “Per chi aveva una storia d’amore felice, con una sana componente sessuale – spiega Iacono – questi mesi di lontananza dal partner hanno senz’altro aumentato la voglia di rivedersi”. Il sapere di non potere, l’idea che tutto ciò che si oppone all’amore lo garantisce e che ogni impedimento non fa che esaltarlo, proprio come in uno dei miti più famosi dell’epoca medioevale, è una componente struggente ma che crea negli amanti un desiderio morboso e smodato. Bramare chi si ama e non poterlo nemmeno sfiorare, sortisce effetti psicologici potentissimi e l’attesa diventa piacere.

Secondo Iacono è quello che è accaduto agli innamorati che sono stati distanti. Ma cosa succedeva, invece, nella camera da letto delle coppie che hanno vissuto insieme questa situazione che ci ha visti sempre chiusi dentro casa? “Per le coppie che vivevano un momento di crisi conclamata – aggiunge Iacono – la convivenza forzata è stata deleteria. Il desiderio sessuale non c’era prima ed è difficile che sia nato in questi mesi. Anzi, più probabile che si sia solo accentuata la consapevolezza di non desiderare il partner”. La vita prima del Covid permetteva di trascorrere la maggior parte del tempo fuori casa, creando occasioni perfette per sfuggire da relazioni infelici. “L’isolamento – sostiene Iacono – non fa altro che amplificare quello che già c’era, per chi non andava d’accordo, viversi per 24 ore al giorno ha significato vivere i difetti dell’altro in maniera esponenziale”. E infatti c’è chi ha già preparato le carte per il divorzio. “Pur non andando d’accordo – racconta Annamaria, sposata con Giulio da sei anni – riuscivamo a tollerarci. Ma con l’impossibilità di evadere è diventato insopportabile vivere insieme. Finita la pandemia, firmare le carte per la separazione sarà la prima cosa da fare”.

Diversa la situazione per gli amanti che avevano complicità e affinità sessuale. In quel caso il lockdown è stato senza dubbio positivo, se non addirittura divertente ed eccitante. “Gli innamorati che andavano d’accordo anche a letto – osserva Iacono – e che avevano una buona intesa sessuale, hanno avuto più tempo per dedicarsi all’altro, accentuando il feeling che già c’era tra loro”. È il caso di Marco, sposato da poco più di un anno con Crsitina “Sapevo di essere innamorato di mia moglie – racconta – ma la mia routine non mi aveva permesso di dedicarmi completamente a lei e alla nostra intimità. Vivere tutto questo tempo insieme è stato un regalo”. Insomma, questi mesi hanno solleticato l’equilibrio di ogni coppia, c’è chi non ha mai finito di guardare quel film in tv e che chi non vede l’ora di cambiare casa. Le dinamiche e i sentimenti sono cambiati e cambieranno ancora, ma una cosa è certa: “La lontananza, sai, è come il vento – cantava Domenico Modugno – spegne i fuochi piccoli, ma accende quelli grandi”.