Aperte questa mattina alle 8:00 ora locale (le 7:00 in Italia) le urne per il secondo turno delle elezioni presidenziali in Turchia. In campo, il capo dello Stato turco uscente, Recep Tayyip Erdogan, contro lo sfidante Kemal Kilicdaroglu.

Erdogan partecipa al primo ballottaggio della sua vita politica, con un vantaggio di 2,5 milioni di voti sul capo dell’opposizione.

L’esito del voto a favore del presidente in carica potrebbe essere condizionato dall’appoggio del candidato Sinan Ogan, terzo classificato nella prima tornata con il 5,2 per cento dei voti, che – dopo alcuni giorni di silenzio – ha espresso il suo appoggio a Erdogan, definendo Kilicdaroglu un’alternativa “non convincente”.

Chiunque vinca al secondo turno avrà il compito di guidare un Paese ad oggi profondamente polarizzato. In seguito ai risultati della prima tornata elettorale del 14 maggio scorso, infatti, il mondo ha assistito a “una Turchia scissa in due elementi quasi contrastanti: il 49,51 per cento delle preferenze (27,08 milioni di voti) per Erdogan e il 44,89 per cento dei consensi (24,56 milioni di voti) a favore di Kilicdaroglu”, ha detto, in un’intervista ad “Agenzia Nova”, l’analista geopolitico di origini iraniane, Nima Baheli, secondo il quale la polarizzazione del Paese è “un elemento preoccupante e un grave problema che qualsiasi futuro presidente della Repubblica turca dovrà cercare di risolvere”.

Redazione

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