Riverso sul terreno, con il corpo massacrato di botte di cui erano ben visibili i segni sul corpo pieno di contusioni e il volto tumefatto. È stato trovato così il cadavere di Elio Russo, 32 anni di recale, provincia di Caserta, in un campo di granturco lungo una strada in costruzione nelle campagne di Musicile, nella periferia a sud-ovest del paese. Una morte ancora avvolta nel mistero.

A Recale domenica 5 giugno era prevista la tradizionale Festa del Giglio per festeggiare il santo patrono Sant’Antimo con la processione della guglia con la statua del santo. Elio era uno degli “accollatori”, devoti incaricati di portare l’enorme pilastro a spalla in processione. Per i suoi compagni era strano non vederlo lì in occasione della festività. Poi la drammatica notizia del ritrovamento del corpo nel campo e l’immediato stop alle festività. L’intera comunità si è stretta nel dolore per quell’assurda morte su cui gli investigatori stanno cercando di fare luce.

Secondo la ricostruzione fatta dal Mattino, Elio era stato visto in giro venerdì sera. Da sabato si erano perse le sue tracce. Elio si era separato dalla moglie, con cui aveva avuto due bambini. Da poco era tornato a vivere con i genitori che non vedendolo rincasare avevano avviato le ricerche. Poi domenica intorno alle 13 la tremenda notizia del ritrovamento del corpo in un campo. Il giovane è stato rinvenuto riverso sul terreno e con il corpo pieno di contusioni e il volto tumefatto, conseguenze, pare, di una lite con un gruppo di cittadini stranieri.

Poco distante dal corpo c’era la sua bicicletta. Forse Elio ha raggiunto il campo di granturco mentre era già ferito cercando di fuggire da qualcuno. Gli investigatori accorsi sul posto hanno disposto l’autopsia per stabilire le cause del decesso. Escluso il colpo d’arma da fuoco, al momento, l’ipotesi più probabile della morte è l’emorragia interna, provocata dalla presunta aggressione. Secondo una prima e frammentaria ricostruzione dei fatti, tutta da verificare, la presunta lite con il gruppo di cittadini stranieri sarebbe avvenuta sabato sera nei pressi del luna park montato, in occasione della festa, di fronte al parcheggio di piazza della Repubblica. Le violenze si sarebbero verificate per alcuni metri. Non sono ancora chiari i motivi. Gli inquirenti stanno acquisendo le immagini sia del sistema di videosorveglianza comunale sia quelle delle telecamere private, nella speranza di reperire fotogrammi utili a definire i contorni della vicenda.

Elio lascia due bambini piccoli per i quali stravedeva. Per anni aveva lavorato come fioraio ed era molto amato in paese. Con il passare delle ore si moltiplicano i messaggi di cordoglio e le foto e i video che lo vedono intento a ridere, scherzare e fare festa.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.