Il presunto ‘profeta’ Salvatore Baiardo, il controverso personaggio già condannato per favoreggiamento della mafia, in particolare dei fratelli Graviano, e sedicente depositario di segreti sul boss Matteo Messina Denaro, la ‘Primula rossa’ di Cosa Nostra di cui annunciò settimane prima la cattura dagli studi tv di “Non è l’Arena” su La7, torna a parlare sul piccolo schermo e tira in ballo la famiglia Berlusconi.

Sempre nel corso della trasmissione condotta da Massimo Giletti Baiardo ha infatti raccontato di un incontro con Paolo Berlusconi, fratello del leader di Forza Italia Silvio, avvenuto a Milano nel 2011. “Siamo stati in ufficio da soli e siamo stati a colloquio con Paolo Berlusconi una buona mezz’ora”, ha raccontato l’ex tuttofare dei Graviano.

Baiardo ha raccontato che quella mattina “Paolo Berluconi era nella sua sede de Il Giornale. Era andato a pranzare ed io ho detto non disturbatelo. Ho consegnato i documenti e mi hanno detto: ‘il signor Paolo Berlusconi appena finisce la farà chiamare’“. Baiardo ha sostenuto di essere andato da Paolo Berlusconi per chiedere un lavoro.

Parole di Baiardo che erano state anticipate domenica mattina da un articolo a firma Lirio Abbate su Repubblica. Una ricostruzione dei fatti che l’ex gelataio ha riferito anche ai pm della Direzione distrettuale antimafia di Firenze che tutt’oggi indagano sui presunti mandanti esterni delle stragi del 1993, inchiesta che vede tra gli indagati Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri.

Nel 2020, scrive ancora il quotidiano, i magistrati fiorentini avevano tentato di sentire Paolo Berlusconi nell’ambito degli accertamenti svolti su quel presunto incontro, ma il fratello dell’ex premier si era avvalso della facoltà di non rispondere in quanto familiare di un indagato.

A verbale invece ci sono le dichiarazioni di due agenti di polizia che erano nel dispositivo di tutela di Paolo Berlusconi a Milano nel 2011. In particolare, riferisce Repubblica, i procuratori aggiunti Luca Tescaroli e Luca Turco, sentono il 24 luglio 2020 l’agente Domenico Giancame, il quale avrebbe ricordato che nel 2011 il fratello dell’allora premier avrebbe incontrato Baiardo.

Il poliziotto lo avrebbe riconosciuto attraverso una foto come l’uomo che aveva parlato con Paolo Berlusconi il quale, alla fine della conversazione, che sarebbe avvenuta in via Negri, avrebbe detto all’agente, riferisce il quotidiano: “Tu sei testimone: questa persona — indicando Baiardo — è venuta a dire cose che riguardano mio fratello per screditarlo“.

L’altro poliziotto, Salvatore Tassone, sentito il 29 luglio 2021, avrebbe ricordato di aver visto Baiardo, in via Santa Maria Segreta e in via Negri a Milano, e che avrebbe chiesto di parlare con Paolo Berlusconi, riferisce ancora Repubblica, “per questioni inerenti il fratello Silvio“.

Redazione

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