Non ci stanno i sindaci di Ischia: dicono basta e lanciano un appello ai giornalisti, ai media. I primi cittadini di Lacco Ameno e Forio d’Ischia Giacomo Pascale e Francesco De Deo chiedono “silenzio e di smettere di fare sciacallaggio, quanto accaduto a Casamicciola non è colpa dell’abusivismo”. Perché “le vittime vivevano in zona bianca e la frana ha colpito per lo più una zona classificata come bianca: significa che si poteva costruire”, ha detto De Deo al termine del vertice del Centro coordinamento di soccorso a Casamicciola. Il sindaco ha comunque sollecitato: “Facciamo quello che dobbiamo fare e in fretta. Perché non è possibile che questa isola debba sprofondare per calamità naturali, prima il terremoto, poi l’alluvione, nel giro di 5 anni”.

Parole destinate a far discutere visto che da cinque giorni, dalle abbondanti precipitazioni tra venerdì e sabato che hanno causato la frana del monte Epomeo, si parla proprio di abusivismo. Cinque giorni di ricerche e si continua a scavare per trovare i dispersi, che sono ancora quattro. Otto i morti della strage. Le probabilità di trovare in vita i dispersi ridotte al lumicino. È una corsa contro il tempo: le previsioni anticipano abbondanti precipitazioni anche nei prossimi giorni. E le operazioni diventerebbero ancora più difficili.

Non sono escluse nuove evacuazioni, come anticipato dal prefetto di Napoli Claudio Palomba al vertice di ieri al Centro delle operazioni a Casamicciola. 280 al momento gli sfollati. Un decreto con aiuti alle aree colpite dovrebbe essere varato domani dal consiglio dei ministri. Le scuole resteranno chiuse fino a sabato. La Regione Campania intanto ha posto il veto sulla Commissaria prefettizia Simonetta Calcaterra, indicata dal governo come Commissario straordinario all’emergenza. Polemiche avevano scatenato le parole del ministro Pichetto Fratin sulle responsabilità degli amministratori: “Contro l’abusivismo edilizio basterebbe mettere in galera il sindaco e tutti quelli che lasciano fare perché i sindaci non devono lasciare costruire”.

Il fascicolo per disastro colposo al momento è contro ignoti. La Procura indaga sui progetti anti-dissesto avviati dopo la frana del 2009 e mai realizzati e sugli allarmi inascoltati lanciati tramite 23 mail con pec dall’ex sindaco di Casamicciola Giuseppe Conte. “Avevo scritto al prefetto di Napoli, al commissario prefettizio di Casamicciola, al sindaco Manfredi e alla Protezione Civile Campania. Nessuno mi ha risposto. A seguito dell’allerta meteo arancione, avevo segnalato il pericolo per la popolazione della zona e chiesto la loro evacuazione”.

L’ex sindaco segnalava la necessità di “intervenire immediatamente su tutti gli alvei” della città “onde evitare di correre il rischio che ci si possa trovare nuovamente di fronte a una situazione simile a quella dell’alluvione del 1910, quando morirono 15 persone a causa di un’alluvione”. Legambiente ha stimato che sono 600 le case abusive colpite da ordinanza definitiva di abbattimento. Le pratiche di condono presentate tramite le tre leggi nazionali ammontano invece a 27mila, di cui 8.530 istanze negli uffici tecnici del Comune, 3.506 a Casamicciola e 1.910 a Lacco Ameno.

Avatar photo

Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.