Ha ricevuto l’affetto e il sostegno di amici, parenti e dell’intero mondo politico. Si è affidato “alla professionalità dei medici e del personale sanitario del San Raffaele – in cui per 45 lunghi giorni se è temuto per la sua vita – e anche un po’ all’aiuto del Cielo” come in altri momenti difficili.

È una lunga prima intervista quella di Silvio Berlusconi rilasciata al Corriere della Sera dopo il ricovero e il ritorno a casa. Una chiacchierata nella quale il leader di Forza Italia tira le fila di un periodo complicato. “Sto meglio. Devo ancora recuperare le forze, ma è solo questione di tempo”- spiega Berlusconi – “ho percepito l’amicizia e l’affetto sincero, a tratti addirittura commovente, di molte persone, anche sconosciute. Tutti i leader politici, di maggioranza e di opposizione, mi hanno rivolto parole di augurio e di incoraggiamento, delle quali sono davvero molto grato”, precisa il leader di FI.

Un ringraziamento speciale, Berlusconi lo rivolge alla sua Marta Fascina, inseparabile compagna che “ha superato sé stessa, sempre accanto con una cura e una dedizione senza eguali, spiegabili solo con il grande amore.”

Ancora qualche giorno di riposo poi Berlusconi è pronto a riconquistare la scena, riprendere in mano le redini di Forza Italia guidandolo in veste di leader assoluto, senza successori o delfini. I familiari gli sono stati indubbiamente vicino ogni giorno dimostrando “quanto sia importante l’amore di una famiglia nei momenti difficili” ma davvero emozionante è stato “l’abbraccio del popolo azzurro dei militanti e degli elettori di Forza Italia“. Berlusconi ammette di essere stato sommerso di messaggi e di manifestazioni affettuose. E confessa: “Se ho superato bene questo momento difficile lo devo certamente anche a loro”.

In verità il Cavaliere non ha mai smesso di lavorare anche dal letto di ospedale “dalla terapia intensiva ha tenuto i contatti con i dirigenti di Forza Italia dando indicazioni e suggerimenti sulla campagna elettorale per le Amministrative”. Perché del resto la storia di Forza Italia è quella di un continuo rinnovamento dal 1994 ad oggi, un rinnovamento che “continuerà nel futuro senza però rottamare nessuno”. Insomma una riorganizzazione del partito anche in vista delle prossime Europee.

E con lo stesso impegno Berlusconi continuerà a “presidiare il centro” perché, a suo dire, lo spazio al centro si allarga e Forza Italia lo presidia con coerenza. “Continuerò naturalmente ad esercitare appieno, come ho sempre fatto, le mie responsabilità di fondatore e di leader di Forza Italia ma senza rincorrere nessuno” ammette Berlusconi che prosegue “Renzi? Dice spesso cose giuste, ma fino a quando non ne trarrà le conseguenze politiche, scegliendo la nostra metà campo, non si potrà andare al di là di occasionali convergenze in Parlamento”.

Infine, Berlusconi guarda al futuro con ottimismo: “Sul piano dei consensi siamo stati penalizzati negli anni scorsi dagli effetti di una persecuzione giudiziaria nei miei confronti basata sul nulla e conclusa con una serie di assoluzioni, ma che ci ha gravemente danneggiato sul piano dell’immagine. Credo che gli italiani se ne stiano progressivamente rendendo conto e che torneranno a darci una larga fiducia”

Non solo politica, ma anche amicizia vera e sincera con i suoi alleati: “Giorgia Meloni e Matteo Salvini mi sono stati vicini in queste settimane come dei veri amici, a riprova del fatto che il rapporto fra noi non è solo politico, ma è fatto anche di un profondo legame personale. Questo non toglie, ovviamente, che Forza Italia abbia un suo ruolo specifico.” conclude Berlusconi.

Su cosa si deve concentrare il governo? “Occorre continuare sulla strada che abbiamo imboccato nei primi mesi: stabilizzare il taglio del cuneo fiscale anche per far ripartire l’occupazione giovanile, realizzare la riforma fiscale procedendo verso la flat tax, continuare a lavorare per accrescere le pensioni minime fino ad arrivare a 1.000 euro entro la legislatura, porre mano alla riforma della giustizia secondo le linee indicate dal ministro Nordio” dice l’ex Cavaliere.

“L’Italia, il Paese che amo, ha un grande futuro, perché il nostro è un popolo straordinario, capace di veri miracoli. Ma abbiamo anche grandi problemi da risolvere, a cominciare da una povertà diffusa davvero inaccettabile e dalla difficoltà per i giovani a costruirsi un futuro. Dobbiamo riformare la giustizia, snellire la burocrazia, modernizzare le infrastrutture. Dobbiamo insomma rendere il nostro Paese attrattivo per chi lavora e per chi crea lavoro. Per il resto, siamo già il Paese più bello del mondo”.

 

Giulio Pinco Caracciolo

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