Bisogna soccorrere un Paese che non si può difendere da solo, ma quali sanzioni?“. Così è partita in segreto per l’Ucraina per combattere come volontaria e adesso fa parte delle Forze Speciali della Legione Internazionale, creata dal presidente Volodymyr Zelensky per supportare l’esercito ucraino contro l’invasione russa avvenuto lo scorso 24 febbraio. Giulia Schiff, 23 anni lo scorso 2 gennaio, è un’ex pilota dell’areonautica militare, dalla quale è stata espulsa dopo una vicenda giudiziaria partita da una sua denuncia per mobbing e violenze, che avrebbe subito durante il suo ‘battesimo del volo‘ dopo il percorso di formazione all’Accademia aeronautica di Pozzuoli (Napoli).

Originaria di Mira, comune in provincia di Venezia, Giulia Schiff è l’unica donna presente nelle Forze Speciali della Legione Internazionale in Ucraina. Da giorni è nei pressi di Kiev per combattere come volontaria. Il suo viaggio e l’esperienza in un territorio di guerra verranno raccontati in un reportage che verrà trasmesso da “Le Iene“, a partire dalla puntata di mercoledì 23 marzo su Italia 1. La 23enne “non ha rinunciato al sogno di poter aiutare il prossimo, decidendo di partire per unirsi ai soldati giunti da tutto il mondo nelle terre del conflitto” spiega in una nota la trasmissione Mediaset.

Lo scorso 25 febbraio, il giorno dopo l’invasione dell’esercito di Vladimir Putin, Giulia così commentava sui social: “Non ci sono giustificazioni per non reagire. Bisogna soccorrere un Paese che non si può difendere da solo invaso da una delle potenze del mondo tra l’altro con motivazioni ridicole… a maggior ragione che è nostro vicino di casa. Quante parole inutili, ma quali sanzioni? Perché potremo veramente aiutare e invece stiamo a guardare? Veramente si stanno preoccupando del rincaro del gas e dei profughi che emigreranno? Tutta questa ipocrisia avrà delle conseguenze. Vergogna“.

La 23enne ha inviato i primi video della sua esperienza nella Legione Internazionale all’inviata delle Iene Roberta Rei. Nelle sue storie su Instagram la si vede poggiata a un tavolo in divisa militare e con un fucile accanto. In un altro breve video Giulia è in un’auto, presumibilmente nella zona di Kiev, e mostra i danni del conflitto che ha raggiunto quasi il suo primo drammatico mese.

Giulia Schiff nel giugno 2018 è stata espulsa dall’Aeronautica per “inattitudine militare e professionale” dopo aver denunciato presunte violenze durante il battesimo del volo avvenuto il 7 aprile 2018 a Latina. Decisione confermata circa un anno fa anche dal Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso presentato dai legali della 23enne.

L’ex allieva, che ritiene l’espulsione come una ritorsione, ha diffuso anche un video in cui viene colpita con schiaffi e frustate dai colleghi adesso imputati nel processo in corso a Latina. Otto sergenti del 70esimo Stormo accusati di violenze che si difendono sostenendo che le azioni commesse non vanno inquadrate come atti di nonnismo bensì come tradizione goliardica che avviene durante il battesimo del volo.

La difesa dei sergenti punta anche sul ritardo della denuncia presentata dall’ex allieva che non avrebbe “prodotto alcuna prova documentale a conforto della rappresentata tesi”, Inoltre non sarebbero stati allegati referti medici delle presunte violenze subite.

Redazione

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